La musica viscerale dei Brothers of Peace

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La musica viscerale dei Brothers of Peace
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 Questo pòdcast è dedicato ai Brothers of Peace, e alla loro musica viscerale.

Come On, Move With The Beat (1991)

Nella New Jersey degli anni Novanta, in club fumosi e feste clandestine, emerse un duo destinato a lasciare un segno indelebile nella storia della house music: Brothers of Peace. Formato da Bryan Shank Thompson e Paul Scott, il progetto incarnava l’anima più autentica della scena dance underground, quella fatta di battiti sinceri, groove irresistibili e un’urgenza creativa, che sembrava scorrere direttamente nelle vene della città.

Bop Til’ You Drop (1993)

Brothers of Peace nacque dall’incontro di due talenti complementari: Bryan, con la sua sensibilità ritmica raffinata, capace di fondere street culture e innovazione elettronica. Paul, architetto sonoro visionario, sempre in cerca di nuovi orizzonti musicali. Insieme, seppero catturare lo spirito irrequieto di un’epoca, trasformando la loro passione per il ritmo e la loro fratellanza artistica in un linguaggio universale: quello della house music più pura, cruda, viva.

Just As Long (1996)

Nati negli anni Novanta i Brothers of Peace si sono resi conto subito della forza del loro sodalizio. È così che Bryan e Paul decisero di dedicarsi a tempo pieno alla produzione di musica dance realizzando brani come “Joy And Happiness”, “We Can Make It”, e “Come On, Move With The Beat”, che hanno lasciato un’impronta indelebile nella scena dance internazionale.

Joy And Happiness (1991)

Il loro suono era un’esplosione controllata di energia: bassline rotonde, percussioni serrate, melodie ipnotiche e una forza emotiva che travolgeva chiunque li ascoltasse. In un’epoca in cui la musica da club era una fucina creativa in continua evoluzione, Brothers of Peace rappresentava una voce autentica, capace di raccontare le strade, i sogni e le lotte quotidiane attraverso ritmi vibranti, e liriche cariche di speranza e orgoglio.

Work It Out (1998)

Con brani che divennero immediatamente inni da dancefloor, i Brothers of Peace si affermarono come protagonisti della scena, contribuendo alla diffusione della house music non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa, dove la loro musica veniva accolta come un’iniezione di pura adrenalina underground.

B.O.P. If You Like It! (1997)

Non si trattava solo di far ballare la gente: con ogni traccia, Brothers of Peace trasmetteva un messaggio di comunità, di resilienza, di libertà. Erano “brothers” non solo nel nome, ma nello spirito: portavoce di una generazione che cercava nel ritmo una via d’uscita, una forma di espressione, un atto di resistenza e amore.

Praise Him 2 Nite (2003)

Oggi, il nome Brothers of Peace resta inciso nella memoria collettiva degli appassionati come simbolo di una house music autentica, viscerale, che non ha mai smesso di pulsare. Bryan Shank Thompson e Paul Scott non hanno solo fatto muovere i corpi, hanno acceso un fuoco che arde ancora!

We Can Make It (1995)

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Disco Sauro è un podcast scritto da Michele Menegon. La supervisione editoriale e musicale è a cura di Alessandro De Cillia. La voce della sigla è di Fabrizio Cerruti, quella del DiscoSauro è di Matilda, mentre la produzione e il sound design è di Michael Hammer. DISCOSAURO è un podcast realizzato in memoria del maestro Gianni De Luise.

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Autori

  • Se indossi una maschera che funziona, è ora di cambiarla! A 18 anni entro a far parte dello staff di una radio locale e nel 1989 sono a lavorare per RADIO ITALIA NETWORK. Ideatore del programma radiofonico techno MASTER QUICK tra il 1992 e il 1995 produco alcuni dischi: il più famoso è BARRACA DESTROY. Divento Direttore Artistico di RADIO ITALIA NETWORK nel 1996 e fui il primo in Italia a credere che la gestione e la messa in onda della radio dovessero avvenire attraverso i computer. Nel 2000 approdo alla casa discografica HIT MANIA in qualità di direttore generale lanciando il fenomeno LUNA POP. Nel 2001 ritorno alla radio e seguo lo start up del progetto RADIO LIFE GATE. Dal 2002 al 2007 mi occupo di consulenza artistica per agenzie pubblicitarie e web company e parallelamente entro nel mondo del fitness ottenendo diverse certificazioni, dal Pilates al Rowing, dallo Spinning al BOSE ecc. Dal 2008 sono Product Manager del prodotto leader nel mondo per la programmazione radio-televisiva MUSIC MASTER. Nel 2011 costruisco assieme ad Alessandro Bellicini il progetto digitale di GOLF TODAY e in seguito per le testate AMADEUS e SCI. Nel 2019 portiamo il know-how all’editore PUBLIMASTER per le testate GOLF&TURISMO e SCIARE. Nel 2021 fondiamo la 3Mind che realizza il progetto NOTIZIE GOLF che poi lascio nel 2022. Lo sport ha preso il sopravvento e sono diventato un Triathleta! Un cancro nel 2019 avrebbe potuto fermare tutto, ma grazie al reparto oncologico di Udine sono ancora qui, con il mio tumore, a raccontare un'altra storia. Obiettivi futuri? Un Iroman prima dei 60 anni e costruire una palestra radiofonica dove insegnare ai ragazzi a fare la radio libera! Lo so, sono progetti utopistici, ma bellissimi.

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  • alessandro de cillia

    Alessandro De Cillia entra nell’organico di Radio Italia Network nel 1990: esordisce come tecnico del suono e presto giunge ad affiancare Mr. Marvin in qualità di programmatore musicale. Si occupa quindi della ricerca di nuovi artisti, pianifica la programmazione delle trasmissioni e cura i rapporti con le maggiori etichette discografiche (Sony, Virgin, Universal, Warner, Polygram, Emi , ….). Firma alcuni programmi che hanno fatto la storia di Italia Network. Il primo risale al 1993 ed è HIP & MUFFIN’ SHOW, incentrato sulla musica hip-hop e sul ragga muffin’, con lo pseudonimo Dj Delicious. Ma è forse il mastermix MADHOUSE il programma più rappresentativo della sua ricerca musicale. Qui Alessandro propone inizialmente una selezione mixata di House tribale per poi specializzarsi in Minimal e Intelligent Tecno. Ed è proprio la fama di MADHOUSE che lo porterà poi a lavorare come disc jockey nei migliori club della scena underground degli anni ’90 e a diventare dj-resident de La Scala, uno dei locali di riferimento per la musica di tendenza di quel tempo. Oggi Alessandro continua la sua ricerca musicale quotidianamente. Ha una ricca collezione di vinili che spaziano dalla musica Hip Hop alla Funky, dall'House alla Techno. Viene a diretto contatto con la musica in giovane età con l'elettronica ed il rock elettronico ascoltando con fascinazione i Kraftwerk ed i Rockets, successivamente si appassiona alla disco black degli anni ottanta ( S.O.S. Band , Janet Jackson , Donna Summer, e tutte le produzioni di Jimmy Jam & Terry Lewis) e soprattutto viene rapito dalla musica di Prince. Questo lo porterà ad indagare sulle origini della musica contemporanea del tempo e a scoprire il Soul di James Brown , il Funky di George Clinton e dei Parliament, per poi appassionarsi all' Hip Hop , genere che attingeva e traeva ispirazione proprio dalle radici della musica Black. Alla fine degli anni 80 si appassiona al nuovo genere musicale che sta nascendo: l'House music, prima quello melodico cantato, poi verso quello Tribale esplorando la musica Techno, sempre alla ricerca di nuove esperienze sonore. Così come era definito MadHouse: “l'evoluzione della musica” il suo programma mixato all'interno del Mastermix di Italia Network. La musica è concepita come un viaggio sonoro attraverso i vari generi che la caratterizzano, attingendo e lasciandosi influenzare da essi. Attualmente l'ascolto è indirizzato verso quegli spazi che non sono stati ancora esplorati nel passato quali la musica d'avanguardia italiana di rock progressivo , melodico disco, oltre che il genere cosiddetto “balearic”, influenzato da vari viaggi effettuati a Ibiza agli inizi del 2000.

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