Mi chiamo Michael “DJ Hammer”, e sono cresciuto tra vinili consumati, luci stroboscopiche e mixer che odoravano di notte e di possibilità. Negli anni ’90 ho vissuto in console alcuni dei luoghi che hanno scritto la storia del clubbing italiano: Cocoricò, Matis, AQVA Disco Village, Red Zone, Area City, La Scala e tante altre piste che ancora oggi portano impressi i passi, i volti e l’energia di un’intera generazione.
La musica, però, per me non è mai stata solo un mestiere: è sempre stata un modo di leggere il mondo. È per questo che, oltre alla vita nei club, ho attraversato anche quella delle radio, fino a diventare Direttore di Radio Italia Network, una delle esperienze più intense e formative della mia carriera.
Lì ho imparato cosa significa dare un ritmo non solo alla notte, ma alle giornate di migliaia di ascoltatori. Lì è nato anche uno dei miei esperimenti più amati: Master Quick, un programma che mescolava idee veloci, intuizioni improvvise e quella sensazione di libertà che solo la musica sa dare. Un piccolo laboratorio creativo che, in fondo, anticipava già tutto ciò che oggi racconto.
Sono stato anche produttore musicale. Al mio attivo ci sono tracce come Aggressiva, Aber, Don’t Stop That Rock e Barraca Destroy. La mia carriera si è chiusa alla fine del 1999, quando — con un gesto semplice e definitivo — ho appeso le cuffie al chiodo.
Oggi sono autore di DISCO SAURO, un podcast che è insieme memoria, ricerca e remìx emotivo.
Qui non suono più per far ballare — suono per far ricordare. Per risvegliare quell’istinto primordiale che ci lega tutti al primo disco che ci ha cambiato la vita, alla prima notte che ci ha fatto sentire parte di qualcosa, al primo battito che ci ha portati altrove.
Scrivo per restituire onestamente ciò che ho vissuto: il sudore dei club, l’adrenalina dell’FM, l’euforia dei remìx, l’invenzione di nuovi linguaggi, e il bisogno — oggi più che mai — di custodire quelle storie prima che scivolino via.
