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Coca-Cola: Creata per essere un medicinale, diventa la bibita più amata e conosciuta al mondo.

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Manca il Sale
Coca-Cola: Creata per essere un medicinale, diventa la bibita più amata e conosciuta al mondo.
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Alzi la mano chi non ha mai bevuto una Coca-Cola. Lo sapevo, nessuno. Una bibita amatissima e riconoscibile al primo sorso. Adesso alzi la mano chi invece distingue chiaramente la Coca-Cola da quell’altra, quella che finisce sempre con Cola. Ecco, lo sapevo anche questa volta, tutti!

Ebbene, l’originale bibita color caramello la cui ricetta è segretissima e che vanta innumerevoli tentativi di imitazione, ha una storia davvero particolare.

Dobbiamo fare un balzo alla fine del 1800 e cercare il dott. John Pemberton, farmacista di Atlanta in Georgia.

Il dott. Pemberton, come tutti i suoi colleghi dell’epoca fabbricava i prodotti galenici per i suoi pazienti nel laboratorio posto nel retrobottega della farmacia. Si trattava di farmaci mirati che venivano preparati con estrema cura e con ricette specifiche.

Uno dei malanni che maggiormente affliggeva i clienti della farmacia Pemberton, era l’emicrania.

Quotidianamente qualche cliente si rivolgeva alla farmacia chiedendo la preparazione di un analgesico o di un antinfiammatorio. Il dott. Permberton pensò quindi di iniziare a preparare dei prodotti su larga scala che potessero andar bene un po’ per tutti e non solo su ricetta mirata.

Sfruttando i suoi studi in botanica, il dott. Permberton produsse dapprima un vino aromatizzato che ebbe un discreto successo. Ma, a causa di una legge che nella Contea di Atlanta vietava il consumo di bevande alcoliche, dovette trovare un ingrediente alternativo.

Era l’8 maggio 1896 quando, mescolando casualmente lo sciroppo a base di erbe con dell’acqua gassata, il dott. Pemberton inventò una bibita buonissima e fortemente digestiva. Visto che tra gli ingredienti c’era anche un estratto delle noci di cola, pensò di chiamarla Coca-Cola.

Pemberton però non aveva il pallino per gli affari e in breve si indebitò al punto da dover cedere l’attività, nonostante le tante vendite della sua Coca-Cola.

La rilevò tale sig. Candler che, intuita la potenzialità del prodotto, pensò bene di diffonderla non solo negli Stati Uniti ma anche nella vecchia Europa.

Negli anni ‘20 del secolo scorso la Coca-Cola iniziò la sua diffusione mondiale, sbaragliando ogni concorrenza. L’iconica bottiglietta Contour in vetro venne brevettata dalla Root Glass Company e la Coca-Cola iniziò ad essere imbottigliata anche al di fuori degli Stati Uniti.

Il vero colpo di genio fu però la pubblicità. Ad partire dal 1931 il disegnatore Haddon Sundblom creò un’immagine di Babbo Natale che, stanco dopo la consegna dei regali, si concedeva una pausa bevendo la Coca-Cola. Il successo fu immediato. Da allora, per oltre trent’anni vennero create immagini di Babbo Natale assieme ad una bottiglia di Coca-Cola.

Nel 1950 la famosa rivista Time dedicò alla Coca-Cola una delle sue copertine. Mentre nel 1985 gli astronauti impegnati nella missione dello Space Shuttle Challenger, portarono con sé delle lattine di Coca-Cola appositamente progettate per l’ambiente spaziale.

Ogni giorno, in tutto il mondo, Coca-Cola vende 2 miliardi di bottiglie.

Always Coca-Cola!


Le storie di cucina sono infinite, così come i suoi protagonisti. Manca il Sale, è un podcast originale di Annalisa Sandri. La voce della sigla è di Vittorio, la produzione e il sound design di Michael Hammer. Tutte le puntate di MANCA IL SALE, le puoi ascoltare su udinepodcast.it.

MANCA IL SALE lo puoi ascoltare su Amazon Music, Spotify, YouTube Music e Apple Podcast.

Autore

  • Mi chiamo Annalisa e amo cucinare. Se è vero che è l’amore a far girare il mondo, nel mio caso è stato per amore che ho imparato a spadellare ed è per amore e con amore che spadello ogni giorno. Devo ringraziare chi, proprio con amore (e con tanta pazienza!), assaggia le mie preparazioni, elogiando o criticando a seconda del risultato. Ed è la stessa persona che mi ha spinta a creare questo blog! Confesso che non ero in grado di cucinare nemmeno una pastasciutta (il risultato era una di queste opzioni: o scotta, o cruda, o insipida o… una salina!) e mi sono avvicinata ad un mondo di sapori, profumi e colori che mi ha conquistata. Ho iniziato da “grande”, frequentando nel 2003 un “corso base” di cucina, e da allora non mi sono più fermata. Ho frequentato decine di corsi di cucina… imparando a preparare un’infinità di piatti. Devo dire che tutto ciò che è “culinaria” mi affascina: libri e film sull’argomento, ristoranti e trattorie, preparati e composti, vini e pozioni… qualsiasi cosa purché entri nel mio mondo preferito. Non mi considero una cuoca, né ho velleità di esserlo! Prendo spunti, rielaboro, riassemblo e… quando cucino non mi accorgo del tempo che passa, non ho più pensieri né preoccupazioni, perché lo stare davanti ai fornelli è per me totale e puro relax!

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