Questo pòdcast è dedicato al groove senza tempo di St.Germain.
Alabama Blues (1995)
Nell’Olimpo della musica elettronica francese, poche figure hanno saputo intrecciare con tale raffinatezza i fili del jazz e della house quanto Ludovic Navarre, meglio conosciuto come St Germain: un alchimista sonoro capace di ridefinire i confini tra tradizione e modernità.
Sure Thing (2020)
Le sue radici artistiche affondano in un caleidoscopio di influenze eclettiche: da Bob Marley a Toots & the Maytals, da Miles Davis a Kool and the Gang. Un pantheon musicale che ha plasmato la sua visione unica di fusione e contaminazione sonora.
Sexy & Smooth (1993)
Il debutto arriva nel 1994 con Boulevard, pubblicato dall’etichetta F Communications. Un album pionieristico che consacra St Germain come uno dei padri del “French Touch”, creatore di una deep house elegante, sensuale e originale.
Thank U Mum 4 Everything You (1995)
La vera consacrazione giunge con Tourist, che supera i quattro milioni di copie vendute in tutto il mondo. Qui Navarre compie la sua trasfigurazione artistica: un linguaggio musicale che unisce nu jazz e acid jazz.
So flute (2000)
St Germain è tra i pochi produttori ad aver perseguito con coerenza la fusione autentica tra jazz e house, dando vita a un suono fatto di groove profondi, ritmi globali e improvvisazioni in perfetto equilibrio. Dopo una lunga pausa creativa, nel 2015 ritorna con un album eponimo pubblicato da Primary Society: una rinascita che conferma la sua continua ricerca, testimonianza di un maestro che non ha mai smesso di esplorare nuove frontiere sonore.
My mama said (1994)
St Germain non è soltanto un artista, ma un vero filosofo del suono: un medium capace di trasformare l’improvvisazione jazz in architetture elettroniche, senza tradire l’anima di nessuna delle due tradizioni. La sua storia dimostra che la vera innovazione non nasce dal rifiuto del passato, ma dalla sua reinterpretazione attraverso le lenti del presente.
Rose Rouge (2000)
Questo pòdcast dedicato al groove senza tempo di St.Germain, finisce qui! Se vuoi ascoltare tutta la musica del DISCOSAURO, scarica l’applicazione gratuita IN MY RADIO, per Apple o Andròid.
Disco Sauro è un podcast scritto da Michele Menegon. La supervisione editoriale e musicale è a cura di Alessandro De Cillia. La voce della sigla è di Fabrizio Cerruti, quella del DiscoSauro è di Matilda, mentre la produzione e il sound design è di Michael Hammer. DISCOSAURO è un podcast realizzato in memoria del maestro Gianni De Luise.
Alessandro De Cillia entra nell’organico di Radio Italia Network nel 1990: esordisce come tecnico del suono e presto giunge ad affiancare Mr. Marvin in qualità di programmatore musicale.
Si occupa quindi della ricerca di nuovi artisti, pianifica la programmazione delle trasmissioni e cura i rapporti con le maggiori etichette discografiche (Sony, Virgin, Universal, Warner, Polygram, Emi , ….).
Firma alcuni programmi che hanno fatto la storia di Italia Network. Il primo risale al 1993 ed è HIP & MUFFIN’ SHOW, incentrato sulla musica hip-hop e sul ragga muffin’, con lo pseudonimo Dj Delicious. Ma è forse il mastermix MADHOUSE il programma più rappresentativo della sua ricerca musicale.
Qui Alessandro propone inizialmente una selezione mixata di House tribale per poi specializzarsi in Minimal e Intelligent Tecno. Ed è proprio la fama di MADHOUSE che lo porterà poi a lavorare come disc jockey nei migliori club della scena underground degli anni ’90 e a diventare dj-resident de La Scala, uno dei locali di riferimento per la musica di tendenza di quel tempo.
Oggi Alessandro continua la sua ricerca musicale quotidianamente. Ha una ricca collezione di vinili che spaziano dalla musica Hip Hop alla Funky, dall'House alla Techno.
Viene a diretto contatto con la musica in giovane età con l'elettronica ed il rock elettronico ascoltando con fascinazione i Kraftwerk ed i Rockets, successivamente si appassiona alla disco black degli anni ottanta ( S.O.S. Band , Janet Jackson , Donna Summer, e tutte le produzioni di Jimmy Jam & Terry Lewis) e soprattutto viene rapito dalla musica di Prince.
Questo lo porterà ad indagare sulle origini della musica contemporanea del tempo e a scoprire il Soul di James Brown , il Funky di George Clinton e dei Parliament, per poi appassionarsi all' Hip Hop , genere che attingeva e traeva ispirazione proprio dalle radici della musica Black.
Alla fine degli anni 80 si appassiona al nuovo genere musicale che sta nascendo: l'House music, prima quello melodico cantato, poi verso quello Tribale esplorando la musica Techno, sempre alla ricerca di nuove esperienze sonore.
Così come era definito MadHouse: “l'evoluzione della musica” il suo programma mixato all'interno del Mastermix di Italia Network. La musica è concepita come un viaggio sonoro attraverso i vari generi che la caratterizzano, attingendo e lasciandosi influenzare da essi.
Attualmente l'ascolto è indirizzato verso quegli spazi che non sono stati ancora esplorati nel passato quali la musica d'avanguardia italiana di rock progressivo , melodico disco, oltre che il genere cosiddetto “balearic”, influenzato da vari viaggi effettuati a Ibiza agli inizi del 2000.