Il Potere della Musica di Deborah Cox

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Il Potere della Musica di Deborah Cox
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Questo pòdcast è dedicato al potere della musica di Deborah Cox.

Sentimental (1995)

Deborah Cox è una delle voci più potenti e versatili della musica contemporanea, un’artista che ha saputo conquistare il mondo con il suo talento straordinario, la sua presenza scenica magnetica e la sua capacità di attraversare generi musicali con grazia e autenticità. Nata a Toronto, in Canada, Deborah Cox ha costruito una carriera che spazia dal R&B alla dance, dal pop al soul, diventando un’icona non solo per la sua musica, ma anche per il suo impegno nel rappresentare e dare voce alle comunità LGBTQ+.

It Could’ve Been You (1996)

Il suo debutto negli anni Novanta sotto l’ala del leggendario produttore Clive Davis ha segnato l’inizio di una carriera luminosa. Con una voce che unisce potenza, delicatezza e un’espressività senza pari, Deborah Cox ha conquistato il pubblico fin dal suo primo album omonimo, che includeva hit come “Sentimental” e “Who Do U Love”. Ma è stato con il singolo “Nobody’s Supposed to Be Here” che Deborah Cox ha raggiunto l’apice del successo. La canzone, un inno R&B dall’emozione travolgente, è rimasta in cima alle classifiche per mesi, diventando uno dei brani più iconici degli anni Novanta e un punto di riferimento per un’intera generazione.

Nobody’s Supposed To Be Here (1998)

Oltre al successo nel mondo dell’R&B, Deborah Cox ha lasciato un segno indelebile nella scena dance. Collaborazioni con produttori come Hex Hector e Thunderpuss hanno portato alla creazione di hit come “Absolutely Not” e “Things Just Ain’t the Same”, brani che hanno dominato le piste da ballo e i club di tutto il mondo. La sua voce, potente e carismatica, si presta perfettamente ai ritmi elettronici, trasformando ogni traccia in un’esperienza emotiva e trascinante.

Things Just Ain’t The Same (1998)

Ma Deborah Cox non è solo una cantante di successo; è anche un’artista profondamente impegnata nel sociale. Ha usato la sua musica per promuovere l’inclusione e l’uguaglianza. La sua interpretazione nel musical “The Bodyguard”, in cui ha ricoperto il ruolo di Rachel Marron originariamente interpretato da Whitney Houston, è stata acclamata dalla critica e dal pubblico, dimostrando la sua versatilità e il suo rispetto per le icone che l’hanno preceduta.

It’s Over Now (1999)

La sua carriera è un viaggio attraverso generi ed emozioni, un’esplorazione continua del potere della musica di connettere, guarire e ispirare. Deborah Cox ha una rara capacità di trasformare ogni performance in un momento di connessione autentica con il pubblico, sia che si tratti di un intimo brano soul o di un’esplosiva traccia dance. La sua voce è un dono, uno strumento che sa trasmettere gioia, dolore, speranza e amore con uguale intensità.

Absolutely Not (2001)

In un’industria musicale spesso effimera, Deborah Cox rappresenta un faro di autenticità e talento. La sua eredità è quella di un’artista che ha saputo mantenere viva la fiamma della musica soul e R&B, portandola in nuove direzioni senza mai tradirne l’essenza. È una cantante, una performer, un’icona, ma soprattutto una messaggera di emozioni e valori universali. La sua musica è un invito a ballare, a riflettere, a sentirsi liberi e connessi. Deborah Cox non è solo una voce; è un’esperienza, un’ispirazione, un simbolo di resilienza e bellezza.

Who Do U Love (1995)

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Disco Sauro è un podcast scritto da Michele Menegon. La supervisione editoriale e musicale è a cura di Alessandro De Cillia. La voce della sigla è di Fabrizio Cerruti, quella del DiscoSauro è di Matilda, mentre la produzione e il sound design è di Michael Hammer. DISCOSAURO è un podcast realizzato in memoria del maestro Gianni De Luise.

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Autori

  • alessandro de cillia

    Alessandro De Cillia entra nell’organico di Radio Italia Network nel 1990: esordisce come tecnico del suono e presto giunge ad affiancare Mr. Marvin in qualità di programmatore musicale. Si occupa quindi della ricerca di nuovi artisti, pianifica la programmazione delle trasmissioni e cura i rapporti con le maggiori etichette discografiche (Sony, Virgin, Universal, Warner, Polygram, Emi , ….). Firma alcuni programmi che hanno fatto la storia di Italia Network. Il primo risale al 1993 ed è HIP & MUFFIN’ SHOW, incentrato sulla musica hip-hop e sul ragga muffin’, con lo pseudonimo Dj Delicious. Ma è forse il mastermix MADHOUSE il programma più rappresentativo della sua ricerca musicale. Qui Alessandro propone inizialmente una selezione mixata di House tribale per poi specializzarsi in Minimal e Intelligent Tecno. Ed è proprio la fama di MADHOUSE che lo porterà poi a lavorare come disc jockey nei migliori club della scena underground degli anni ’90 e a diventare dj-resident de La Scala, uno dei locali di riferimento per la musica di tendenza di quel tempo. Oggi Alessandro continua la sua ricerca musicale quotidianamente. Ha una ricca collezione di vinili che spaziano dalla musica Hip Hop alla Funky, dall'House alla Techno. Viene a diretto contatto con la musica in giovane età con l'elettronica ed il rock elettronico ascoltando con fascinazione i Kraftwerk ed i Rockets, successivamente si appassiona alla disco black degli anni ottanta ( S.O.S. Band , Janet Jackson , Donna Summer, e tutte le produzioni di Jimmy Jam & Terry Lewis) e soprattutto viene rapito dalla musica di Prince. Questo lo porterà ad indagare sulle origini della musica contemporanea del tempo e a scoprire il Soul di James Brown , il Funky di George Clinton e dei Parliament, per poi appassionarsi all' Hip Hop , genere che attingeva e traeva ispirazione proprio dalle radici della musica Black. Alla fine degli anni 80 si appassiona al nuovo genere musicale che sta nascendo: l'House music, prima quello melodico cantato, poi verso quello Tribale esplorando la musica Techno, sempre alla ricerca di nuove esperienze sonore. Così come era definito MadHouse: “l'evoluzione della musica” il suo programma mixato all'interno del Mastermix di Italia Network. La musica è concepita come un viaggio sonoro attraverso i vari generi che la caratterizzano, attingendo e lasciandosi influenzare da essi. Attualmente l'ascolto è indirizzato verso quegli spazi che non sono stati ancora esplorati nel passato quali la musica d'avanguardia italiana di rock progressivo , melodico disco, oltre che il genere cosiddetto “balearic”, influenzato da vari viaggi effettuati a Ibiza agli inizi del 2000.

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  • Se indossi una maschera che funziona, è ora di cambiarla! A 18 anni entro a far parte dello staff di una radio locale e nel 1989 sono a lavorare per RADIO ITALIA NETWORK. Ideatore del programma radiofonico techno MASTER QUICK tra il 1992 e il 1995 produco alcuni dischi: il più famoso è BARRACA DESTROY. Divento Direttore Artistico di RADIO ITALIA NETWORK nel 1996 e fui il primo in Italia a credere che la gestione e la messa in onda della radio dovessero avvenire attraverso i computer. Nel 2000 approdo alla casa discografica HIT MANIA in qualità di direttore generale lanciando il fenomeno LUNA POP. Nel 2001 ritorno alla radio e seguo lo start up del progetto RADIO LIFE GATE. Dal 2002 al 2007 mi occupo di consulenza artistica per agenzie pubblicitarie e web company e parallelamente entro nel mondo del fitness ottenendo diverse certificazioni, dal Pilates al Rowing, dallo Spinning al BOSE ecc. Dal 2008 sono Product Manager del prodotto leader nel mondo per la programmazione radio-televisiva MUSIC MASTER. Nel 2011 costruisco assieme ad Alessandro Bellicini il progetto digitale di GOLF TODAY e in seguito per le testate AMADEUS e SCI. Nel 2019 portiamo il know-how all’editore PUBLIMASTER per le testate GOLF&TURISMO e SCIARE. Nel 2021 fondiamo la 3Mind che realizza il progetto NOTIZIE GOLF che poi lascio nel 2022. Lo sport ha preso il sopravvento e sono diventato un Triathleta! Un cancro nel 2019 avrebbe potuto fermare tutto, ma grazie al reparto oncologico di Udine sono ancora qui, con il mio tumore, a raccontare un'altra storia. Obiettivi futuri? Un Iroman prima dei 60 anni e costruire una palestra radiofonica dove insegnare ai ragazzi a fare la radio libera! Lo so, sono progetti utopistici, ma bellissimi.

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