Sterling Void, la voce dell’Underground di Chicago
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Questo pòdcast è dedicato alla voce dell’underground di Chicago: Sterling Void.
Freedom (1987)
Quando si parla di Sterling Void, si parla di un pilastro della house music, un artista che ha saputo fondere suoni elettronici e testi emotivi per creare brani senza tempo. Nato e cresciuto a Chicago, Sterling Void, all’anagrafe Duane Pelt, è stato un protagonista di quel fermento musicale che ha dato vita alla house music. Era la metà degli anni ’80, e la scena underground di Chicago pullulava di talenti che, armati di drum machine, sintetizzatori e vinili, stavano costruendo un nuovo linguaggio musicale. Sterling Void era lì, pronto a lasciare il segno.
Boogie Ooogie Oogie (1989)
Il suo capolavoro indiscusso è “It’s Alright”, pubblicato nel 1987 e prodotto in collaborazione con Paris Brightledge. Questo brano non è solo una pietra miliare della house music, ma un inno di speranza e positività, un messaggio universale che è riuscito a trascendere i confini del dancefloor. Il brano ebbe un successo straordinario, diventando un classico non solo nei club di Chicago, ma anche nelle piste europee, soprattutto nel Regno Unito. Nel 1989 “It’s Alright” è stata poi ripresa dai Pet Shop Boys, portandola a un pubblico ancora più ampio e confermando il valore universale della canzone.
It’s all right (1987)
Sterling Void non si è limitato a creare hit. È stato un innovatore che ha contribuito a definire il suono della house music di Chicago. I suoi brani erano caratterizzati da bassline pulsanti, ritmi minimali e un uso sapiente delle voci soulful. Ma ciò che lo distingue davvero è la capacità di inserire emozioni profonde nella sua musica. Canzoni come “Don’t Wanna Go” mostrano un lato più introspettivo, mescolando malinconia e groove, e dimostrano come la house potesse essere sia fisica che emotiva.
Don’t Wanna Go (1991)
Il contributo di Sterling Void alla house music va oltre le sue tracce più celebri. Ha collaborato con molti altri artisti e produttori della scena di Chicago, contribuendo alla diffusione del genere in tutto il mondo. La sua musica non era solo un mezzo per far ballare la gente, ma anche uno strumento per raccontare storie, condividere emozioni e creare connessioni. Nel corso degli anni, mentre la house music si evolveva e si ramificava in sottogeneri, Sterling Void ha continuato a essere un riferimento per i puristi e un’ispirazione per le nuove generazioni di produttori.
Set Me Free (1989)
Oggi, i brani di Sterling Void rimangono classici senza tempo. Ascoltarli significa fare un viaggio nel cuore della house music, un genere che ha cambiato il mondo della musica elettronica e la cultura popolare. La sua musica continua a essere suonata nei club di tutto il mondo, e il suo messaggio di positività e speranza risuona ancora forte.
Runaway girl (1988)
Questo pòdcast dedicato alla voce dell’underground di Chicago: Sterling Void, finisce qui! Se vuoi ascoltare tutta la musica del DISCOSAURO, scarica l’applicazione gratuita IN MY RADIO, per Apple o Andròid.
Disco Sauro è un podcast scritto da Michele Menegon. La supervisione editoriale e musicale è a cura di Alessandro De Cillia. La voce della sigla è di Fabrizio Cerruti, quella del DiscoSauro è di Matilda, mentre la produzione e il sound design è di Michael Hammer. DISCOSAURO è un podcast realizzato in memoria del maestro Gianni De Luise.
Alessandro De Cillia entra nell’organico di Radio Italia Network nel 1990: esordisce come tecnico del suono e presto giunge ad affiancare Mr. Marvin in qualità di programmatore musicale.
Si occupa quindi della ricerca di nuovi artisti, pianifica la programmazione delle trasmissioni e cura i rapporti con le maggiori etichette discografiche (Sony, Virgin, Universal, Warner, Polygram, Emi , ….).
Firma alcuni programmi che hanno fatto la storia di Italia Network. Il primo risale al 1993 ed è HIP & MUFFIN’ SHOW, incentrato sulla musica hip-hop e sul ragga muffin’, con lo pseudonimo Dj Delicious. Ma è forse il mastermix MADHOUSE il programma più rappresentativo della sua ricerca musicale.
Qui Alessandro propone inizialmente una selezione mixata di House tribale per poi specializzarsi in Minimal e Intelligent Tecno. Ed è proprio la fama di MADHOUSE che lo porterà poi a lavorare come disc jockey nei migliori club della scena underground degli anni ’90 e a diventare dj-resident de La Scala, uno dei locali di riferimento per la musica di tendenza di quel tempo.
Oggi Alessandro continua la sua ricerca musicale quotidianamente. Ha una ricca collezione di vinili che spaziano dalla musica Hip Hop alla Funky, dall'House alla Techno.
Viene a diretto contatto con la musica in giovane età con l'elettronica ed il rock elettronico ascoltando con fascinazione i Kraftwerk ed i Rockets, successivamente si appassiona alla disco black degli anni ottanta ( S.O.S. Band , Janet Jackson , Donna Summer, e tutte le produzioni di Jimmy Jam & Terry Lewis) e soprattutto viene rapito dalla musica di Prince.
Questo lo porterà ad indagare sulle origini della musica contemporanea del tempo e a scoprire il Soul di James Brown , il Funky di George Clinton e dei Parliament, per poi appassionarsi all' Hip Hop , genere che attingeva e traeva ispirazione proprio dalle radici della musica Black.
Alla fine degli anni 80 si appassiona al nuovo genere musicale che sta nascendo: l'House music, prima quello melodico cantato, poi verso quello Tribale esplorando la musica Techno, sempre alla ricerca di nuove esperienze sonore.
Così come era definito MadHouse: “l'evoluzione della musica” il suo programma mixato all'interno del Mastermix di Italia Network. La musica è concepita come un viaggio sonoro attraverso i vari generi che la caratterizzano, attingendo e lasciandosi influenzare da essi.
Attualmente l'ascolto è indirizzato verso quegli spazi che non sono stati ancora esplorati nel passato quali la musica d'avanguardia italiana di rock progressivo , melodico disco, oltre che il genere cosiddetto “balearic”, influenzato da vari viaggi effettuati a Ibiza agli inizi del 2000.
Se indossi una maschera che funziona, è ora di cambiarla!
A 18 anni entro a far parte dello staff di una radio locale e nel 1989 sono a lavorare per RADIO ITALIA NETWORK.
Ideatore del programma radiofonico techno MASTER QUICK tra il 1992 e il 1995 produco alcuni dischi: il più famoso è BARRACA DESTROY.
Divento Direttore Artistico di RADIO ITALIA NETWORK nel 1996 e fui il primo in Italia a credere che la gestione e la messa in onda della radio dovessero avvenire attraverso i computer.
Nel 2000 approdo alla casa discografica HIT MANIA in qualità di direttore generale lanciando il fenomeno LUNA POP.
Nel 2001 ritorno alla radio e seguo lo start up del progetto RADIO LIFE GATE.
Dal 2002 al 2007 mi occupo di consulenza artistica per agenzie pubblicitarie e web company e parallelamente entro nel mondo del fitness ottenendo diverse certificazioni, dal Pilates al Rowing, dallo Spinning al BOSE ecc.
Dal 2008 sono Product Manager del prodotto leader nel mondo per la programmazione radio-televisiva MUSIC MASTER.
Nel 2011 costruisco assieme ad Alessandro Bellicini il progetto digitale di GOLF TODAY e in seguito per le testate AMADEUS e SCI. Nel 2019 portiamo il know-how all’editore PUBLIMASTER per le testate GOLF&TURISMO e SCIARE. Nel 2021 fondiamo la 3Mind che realizza il progetto NOTIZIE GOLF che poi lascio nel 2022.
Lo sport ha preso il sopravvento e sono diventato un Triathleta! Un cancro nel 2019 avrebbe potuto fermare tutto, ma grazie al reparto oncologico di Udine sono ancora qui, con il mio tumore, a raccontare un'altra storia.
Obiettivi futuri? Un Iroman prima dei 60 anni e costruire una palestra radiofonica dove insegnare ai ragazzi a fare la radio libera! Lo so, sono progetti utopistici, ma bellissimi.