Uovo Cibernetico, un guscio trasparente per l’uovo del futuro

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Uovo Cibernetico, un guscio trasparente per l'uovo del futuro
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Uovo Cibernetico, un guscio trasparente per l’uovo del futuro

E’ nato prima l’uovo o la gallina? Sulla questione ci si arrovella da secoli, anche se nei tempi recenti James McInerney, professore di biologia evolutiva all’Università di Manchester, ha stabilito che a nascere per primo sia stato l’uovo, la gallina è arrivata parecchio dopo.

Sulle uova e sui loro enigmi si stava tormentando anche Davide Scabin mentre, in piedi nella zona pasticceria del suo ristorante, guardava un vassoio colmo di uova.

Siamo nel 1998 al ristorante Combal di Almese, vicino a Torino. Lo chef Scabin, considerato uno dei cuochi più rock e visionari del Bel Paese, serve i suoi piatti in maniera audace e provocatoria.

Tra le sue ricette è celebre l’ostrica virtuale, costruita -proprio così, costruita- usando un cubo d’anguria, bottarga di tonno e scagliette di mandorle tostate. Sua anche la Parmigiana di melanzane termosaldata, facente parte del menù inviato nello spazio con la navicella Soyuz TMA-09M.

Ma torniamo all’uovo, che attrae e ipnotizza in nostro chef. “Sei perfetto” mormora tra sé e sé Davide Scabin, “il tuo guscio è il miglior packaging che ci sia in natura”. In quel momento però, lo sguardo gli cade su un rotolo di pellicola da cucina che se ne stava lì, in bella mostra sul bancone: uovo… pellicola… uovo… pellicola… Ed ecco l’idea geniale e rivoluzionaria, la più futuristica variazione sul tema che ci sia mai stata in cucina.

Scabin decide di ricreare un guscio d’uovo trasparente! Esatto, trasparente in modo da poter vedere l’interno. Anche il nome del piatto è futuristico si chiamerà Cyber Egg, l’uovo cibernetico.

Il Cyber Egg consiste in un uovo preparato in una maniera unica: un guscio in silicone commestibile al cui interno ci sono oltre al tuorlo d’uovo, caviale Oscietra, scalogno, pepe e qualche goccia di vodka. Non si mangia con coltello e forchetta, ma incidendo la pellicola con un bisturi ed assaporando l’interno lentamente.

Il Cyber Egg è una piccola opera d’arte, frutto della fantasia di uno chef avanguardistico.

Davide Scabin ha reso pubblica la ricetta del Cyber Egg e, volendo stupire i propri ospiti con effetti speciali preparando l’uovo cibernetico, lo chef consiglia di servirlo con della vodka secca ghiacciata.

La ricetta di Davide Scabin non la troverete sul blog dove però potrete trovare varie ricette da preparare usando le uova. Non saranno ricette cibernetiche ma molto probabilmente il risultato sarà stellare!


La ricetta di questa puntata, la trovi con ingredienti, dosaggi, e passaggi, sul blog: mancailsale.it. Manca il Sale, è un podcast originale di Annalisa Sandri. La voce della sigla è di Vittorio, la produzione e il sound design di Michael Hammer. Tutte le puntate di MANCA IL SALE, le puoi ascoltare su udinepodcast.it.

MANCA IL SALE lo puoi ascoltare su Amazon Music, Spotify, YouTube Music e Apple Podcast.

Autore

  • Mi chiamo Annalisa e amo cucinare. Se è vero che è l’amore a far girare il mondo, nel mio caso è stato per amore che ho imparato a spadellare ed è per amore e con amore che spadello ogni giorno. Devo ringraziare chi, proprio con amore (e con tanta pazienza!), assaggia le mie preparazioni, elogiando o criticando a seconda del risultato. Ed è la stessa persona che mi ha spinta a creare questo blog! Confesso che non ero in grado di cucinare nemmeno una pastasciutta (il risultato era una di queste opzioni: o scotta, o cruda, o insipida o… una salina!) e mi sono avvicinata ad un mondo di sapori, profumi e colori che mi ha conquistata. Ho iniziato da “grande”, frequentando nel 2003 un “corso base” di cucina, e da allora non mi sono più fermata. Ho frequentato decine di corsi di cucina… imparando a preparare un’infinità di piatti. Devo dire che tutto ciò che è “culinaria” mi affascina: libri e film sull’argomento, ristoranti e trattorie, preparati e composti, vini e pozioni… qualsiasi cosa purché entri nel mio mondo preferito. Non mi considero una cuoca, né ho velleità di esserlo! Prendo spunti, rielaboro, riassemblo e… quando cucino non mi accorgo del tempo che passa, non ho più pensieri né preoccupazioni, perché lo stare davanti ai fornelli è per me totale e puro relax!

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