L’implacabile fermento di Giacomo Andolfato

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Udinesi Dentro
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L'implacabile fermento di Giacomo Andolfato
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L’implacabile fermento di Giacomo Andolfato.

Unisce l’ardore dell’avventura, al bisogno di protezione e radici. È un uomo che sogna orizzonti lontani, ma porta sempre con sé la nostalgia di casa. Espansivo, generoso, e intuitivo, sa trasformare le emozioni in bussola interiore. Dietro la sua energia contagiosa, si nasconde una sensibilità profonda, capace di accogliere e ispirare, chi gli sta accanto.

Giacomo Andolfato, dove pensa che la porterà una vita piena di stimoli!?

La domanda è veramente difficile sul dove mi porterà. Io credo che in questi anni siamo stati forgiati da da tutta una serie di eventi che sono successi. Questo mi ha portato a un cambiamento personale; e dove ci porterà? Finché c’è voglia di fare sicuramente ci porterà lontano.

Lei afferma di non cedere alle tentazioni: come ci riesce!?

Io credo di essere sempre rimasto quel ragazzo pieno di entusiasmo di quando sono partito. Di fatto è cambiato solamente tutto quello che mi circonda, ma la mia persona è rimasta quella, quella che era. Questo penso possa essere confermato da tutti quelli che mi conoscono.

Lei, trasforma le visioni in azioni concrete! Qual è il suo segreto?

Il segreto, o la follia, è che nella vita ho avuto un po’ di sfortune, ed ho dovuto veramente, ma veramente, studiare tanto. Questo ha portato ad ampliare la mia visione e di conseguenza continuare a cercare di far meglio. È questa crescita personale che secondo me mi ha creato una sorta di forza e di energia implacabile e quindi sono continuamente che fermento, idee, pensieri, idee, soluzioni, eccetera.

KoKi, la sua casa, è in continua espansione. Dove volete arrivare?

Io credo che la nostra visione, per quanto riguarda il nostro modello di business, sia veramente molto innovativo. Io penso che lo sviluppo, per quanto riguarda nella nostra regione, lo stiamo ottenendo con anche, direi, parecchio successo. I prossimi passaggi saranno sicuramente l’implementazione delle zone vicine al Friuli, quindi vorremmo arrivare in Veneto. Ci siamo vicini, e cominciamo da lì, diciamo. Quindi ogni anno c’è una ripartenza per noi.

La sua parola d’ordine è rinvestire! Sfida o consapevolezza?

O una follia, perché non ce lo scrive il medico di continuare a reinvestire, ma il mio motto è o ti distingui o ti estingui. Dobbiamo essere sempre pronti a reinvestire e reinventarci. Bisogna assolutamente reinvestire. Non si può stare fermi, il mondo è troppo in cambiamento e troppo veloce e noi dobbiamo cercare di stare al passo per non rimanere tagliati fuori.

Quali sono i suoi obiettivi come presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Udine?

Io credo che l’imprenditore è una persona molto sola e giustamente quando arriva a casa fa i conti sempre con se stesso, con la compagna piuttosto che. Oggi c’è un grandissimo bisogno, secondo me, di scambiarci informazioni, visioni. Quindi il mio obiettivo del gruppo giovani qual è? Guidare un gruppo di ragazzi sane, persone per bene, che hanno voglia di crescere e quindi fare una piccola scuola per giovani imprenditori. E dobbiamo fare corsi e percorsi che vadano bene a tutti, così da tenere molto unito il gruppo.

Oggi, siede nel consiglio d’amministrazione della Banca di Udine! Cosa direbbe a chi si sente respinto o sottovalutato dal sistema bancario?

La banca va capita. Per riuscire ad ottenere determinate cose bisogna sempre studiare. Non si può pretendere di avere le cose senza studiare, no? Quindi io dico chi si sente tagliato fuori ha bisogno di capire cosa gli serve per non essere tagliato fuori. Non so, può essere un business plan, può essere un progetto, un’idea di crescita. Bisogna mettere le cose scritte nero su bianco e parlare con le persone di competenza.

Il suo sguardo è sempre rivolto al domani. Ci svela cosa vede?

Diciamo che io ho sempre guardato veramente al domani, quindi non mi sono mai guardato indietro. Quello che mi guardo indietro è semplicemente l’esperienza che ho fatto e gli errori che ho fatto per non tornare a farli. Cosa ci aspetta domani? Domani ci aspetta quello che vogliamo che ci aspetti. Ci sono momenti di difficoltà? Bisogna imparare a diversificare. Ci sono problemi legati a posti di lavoro che mancheranno? Dovremmo iniziare a essere più attrattivi. Non possiamo pensare di gestire le nostre aziende come si faceva 50 anni fa. Il mondo è cambiato, i giovani sono cambiati, per quanto mi ritengo giovane, giovanissimo, ecco, e dobbiamo stare al passo coi tempi.


UDINESI DENTRO è un podcast originale di Michele Menegon, la voce della sigla è di Gianmarco Ceconi, la musica di Massimo Cum, la post produzione e il sound design di Michael Hammer.

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Autore

  • Michele Menegon

    Se indossi una maschera che funziona, è ora di cambiarla!

    A 18 anni entro a far parte dello staff di una radio locale e nel 1989 approdo a Radio Italia Network.

    Ideatore del programma radiofonico techno Master Quick, tra il 1992 e il 1995 produco alcuni dischi, il più famoso dei quali è Barraca Destroy.

    Nel 1996 divento Direttore Artistico di Radio Italia Network e sono il primo in Italia a credere che la gestione e la messa in onda della radio dovessero passare attraverso i computer.

    Nel 2000 entro nella casa discografica Hit Mania come Direttore Generale, lanciando il fenomeno Lùnapop.

    Nel 2001 torno alla radio per seguire lo start-up del progetto Radio LifeGate.

    Dal 2002 al 2007 mi occupo di consulenza artistica per agenzie pubblicitarie e web company, e in parallelo entro nel mondo del fitness, ottenendo diverse certificazioni: dal Pilates al Rowing, dallo Spinning al Bose ecc.

    Dal 2008 sono Product Manager di Music Master, il software leader mondiale per la programmazione radio-televisiva.

    Nel 2011 costruisco con Alessandro Bellicini il progetto digitale di Golf Today, seguito poi dalle testate Amadeus e Sci.

    Nel 2019 portiamo il know-how all’editore Publimaster per le testate Golf & Turismo e Sciare.

    Nel 2021 fondiamo 3Mind, con cui nasce il progetto Notizie Golf, che lascio nel 2022.

    Nel 2023 lancio il progetto Udine Podcast, con l’obiettivo di produrre podcast realizzati da udinesi.

    Il primo è Udinesi Dentro, ma oggi la piattaforma ospita anche:

    Manca il Sale di Annalisa Sandri

    I racconti di So e Nanà di Nicoletta Agosto

    DiscoSauro di Alessandro De Cillia

    Radici in Stoffa di Silvia Cacitti

    Spazio Comune, realizzato per l’azienda Chiurlo.

    Lo sport ha preso il sopravvento e sono diventato un triathleta.

    Un cancro, nel 2019, avrebbe potuto fermare tutto, ma grazie al reparto di oncologia di Udine sono ancora qui — con il mio tumore — a raccontare un’altra storia.

    Obiettivi futuri?

    Completare un Ironman prima dei 60 anni (portato a termine il 20 settembre 2025 a Cervia) e costruire una palestra radiofonica dove insegnare ai ragazzi a fare radio libera!

    Lo so, sono progetti utopici. Ma bellissimi.

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