
Dall’antica saggezza indiana alla modernità: il percorso di Fausto Freschi
Determinato e intraprendente, affronta la vita con disciplina e audacia. Ambizioso e instancabile, punta sempre in alto senza paura delle sfide. La sua mente strategica si unisce a un’energia impetuosa. Pragmatico ma passionale, costruisce il proprio destino con tenacia e visione.
Fausto Freschi, come è nato il suo interesse per l’India?
Il mio interesse per l’India è nato alla fine degli anni settanta leggendo il “Mondo come volontà e rappresentazione” di Arthur Schopenhauer. Un passo della sua prefazione alla prima edizione mi colpì particolarmente. Nel ricordare al lettore l’importanza della filosofia di Kant, della scuola del divino Platone e dell’antica saggezza delle Upaniṣad, Schopenhauer scrisse che: “l’influsso della letteratura sanscrita sarà probabilmente non meno profondo di quello che la cultura greca esercitò nel XV secolo”. Era il 1818, l’indologia era solo agli inizi e la conoscenza di Schopenhauer delle Upaniṣad era piuttosto limitata. Tuttavia egli colpì nel segno e il suo giudizio fu particolarmente lungimirante.
Cosa significa essere presidente della Società Indologica “Luigi Pio Tessitori”?
Significa promuovere attività diverse. La fondazione della Società Indologica risale al 1993 e in questi trent’anni abbiamo coordinato progetti europei, avviato una collana editoriale, organizzato convegni internazionali, oltre a presentazione di libri, mostre fotografiche, rassegne di cinema e concerti di musica indiana. In ognuna di queste iniziative abbiamo sempre avuto come modello l’udinese Luigi Pio Tessitori a cui la Società è dedicata, un ricercatore di altissimo livello, uno dei protagonisti dell’indologia italiana del primo Novecento.
In che modo la filosofia orientale e quella occidentale si intrecciano nella pratica dello yoga?
Lo yoga è diventato oggi un fenomeno globale. Milioni di persone praticano nel mondo questa disciplina. Nonostante l’ampia diffusione, gli insegnamenti dello yoga non sempre sono presentati al pubblico in modo adeguato. Per approfondire i rapporti tra la filosofia indiana e quella occidentale l’Università di Udine e la Società Indologica hanno organizzato il convegno “Mente e linguaggio nel pensiero indiano ed europeo”, che si svolgerà a Udine il 14 e il 21 marzo prossimi nella sede della Fondazione Friuli.
Quali sono i contenuti di questi incontri?
Nell’incontro del 14 marzo, intitolato “La scoperta del sanscrito”, si parlerà di questa antica lingua, dei pionieri dell’indologia europea e della nascita della linguistica indoeuropea. Nell’incontro del 21 marzo, dedicato al tema “Razionalità e intuizione nella filosofia indiana e occidentale”, si affronteranno invece temi riguardanti la funzione dell’intelletto e dell’intuizione nei sistemi filosofici occidentali e indiani, con riferimento anche alla “spirale del metodo scientifico” del matematico e scienziato dell’informazione indiano Shiyali Ramamrita Ranganathan.
Qual è il principio alla base della “spirale del metodo scientifico” proposta da Ranganathan?
Negli anni ‘50 Ranganathan propose un modello del metodo scientifico particolarmente originale, caratterizzato da un movimento a spirale in senso orario senza fine. Nel suo modello egli introdusse un elemento, quello dell’intuizione sovrarazionale, che gli derivava dalla tradizione indiana.
Che cos’è il progetto Akshara ?
Il progetto Akshara mira a promuovere lo studio dell’antica civiltà indiana nei suoi aspetti filosofici, religiosi e sapienziali, nonché ad approfondire sviluppi recenti come lo yoga moderno e il neo-vedānta. Stiamo completando la realizzazione di un sito web, al cui interno verranno pubblicate presentazioni di libri, segnalazioni di convegni e di progetti di ricerca. È inoltre in fase di sviluppo un podcast, che accoglierà interviste a indologi italiani, al fine di rendere disponibili a un pubblico non specialistico gli esiti delle ricerche più aggiornate in ambito indologico.
Quali sono gli obiettivi di ArsNova FVG da lei presieduta?
L’associazione culturale ArsNova FVG nasce a Udine nell’estate del 2020 allo scopo di promuovere la cultura nelle sue diverse forme espressive, con particolare riferimento alla musica, all’arte e alla poesia. Sin dalla sua fondazione ArsNova ha collaborato con la Società Indologica “Luigi Pio Tessitori” nell’organizzazione di eventi di alta divulgazione.
Fausto Freschi, ha trovato una risposta al senso dell’esistenza?
L’induismo riconosce quattro scopi dell’esistenza: moralità (dharma), prosperità (artha), desiderio (kāma) e liberazione (mokṣa). Quest’ultimo scopo è comune a tutte le tradizioni indiane. Si tratta di liberare definitivamente l’essere vivente dall’ignoranza e dalla sofferenza.
UDINESI DENTRO è un podcast originale di Michele Menegon, la voce della sigla è di Gianmarco Ceconi, la musica di Massimo Cum, la post produzione e il sound design di Michael Hammer.
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