fausto deganutti

Determinato e appassionato, Fausto Deganutti vive per superare le sfide.

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Udinesi Dentro
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Determinato e appassionato, Fausto Deganutti vive per superare le sfide.
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Determinato e appassionato, Fausto Deganutti vive per superare le sfide.

Determinato e riflessivo, combina una forza d’azione innata con una profonda sensibilità verso ciò che lo circonda. Affronta la vita con entusiasmo e coraggio, ma è anche capace di momenti di profonda introspezione. Creativo e resiliente, trova soddisfazione nel superare le sfide e nel costruire relazioni autentiche. Cerca un equilibrio tra l’impulso a esplorare nuovi orizzonti e il desiderio di radicarsi in emozioni profonde, rivelando una personalità complessa e affascinante.

Fausto Deganutti: Poliedrico è una definizione che le appartiene?

Ma direi abbastanza di sì, anche perché io ritengo che il poliedro più perfetto sia il cubo e quindi sono tutte quante le facce uguali. Che poi dipende un po’ con chi ti trovi di fronte, giri la faccia che più ti assomiglia alla persona con cui ti devi confrontare o la situazione. Quindi sì, sì, abbastanza, insomma abbastanza.

Perché è così importante per lei fare le cose bene?

Fare le cose bene è una cosa praticamente impossibile farle sempre, perché non è solamente la tua volontà ma anche dipende dagli altri, però se uno ci mette dell’impegno riesce a ottenere dei risultati sufficientemente buoni e pertanto io ritengo che se uno lo desidera intensamente le cose bene riesce a farle.

Lei insegna in accademia, ma confessa che molto impara dalle sue lezioni: come accade?

Devo dire che questo mi è capitato più da over 50. Quando tu riesci a capire quali sono le necessità di chi è più giovane di te e non riesci a dare loro un’impronta che possa permettere loro di uscire da questa patina in cui sono entrati, soprattutto in questo momento di una società piuttosto complicata come la nostra. Pertanto loro ti fanno delle domande ed a queste domande tu impari molto, perché sono delle cose che molto spesso non ti rendi neanche conto che esistano. Quindi sono loro che ti danno delle cose a te, al di là di quello che tu puoi dare a loro.

Quanto è stato importante lo sport nella sua vita?

Io ho fatto quasi 60 anni di attività sportiva e pertanto è stato importante perché mi ha permesso di conoscere innanzitutto un sacco di posti e di persone nuove con le quali, a distanza di tantissimi anni, ho ancora dei rapporti. Il che significa che lo sport unisce molto. Lo sport è stata una cosa che mi ha insegnato molto, anche da un punto di vista della vita di tutti i giorni.

Da Artista come rappresenterebbe Udine in un opera?

In un opera è un po’ difficile farlo, perché Udine è una città un po’ strana. Vorrei rappresentarla con due opere: una “La ragazza con l’orecchino di perla” di Vermeer. Io ritengo che il Friuli sia una grande ragazza. Era una grande ragazza. L’orecchino di perla di Vermeer era Udine che era una perla. Era una chicca all’interno di questa comunità dove tutti quanti vedevano un punto da raggiungere, mentre adesso io la vedo rappresentata come “L’urlo” di Munch. Perché soprattutto quelli che sono i residenti, cioè quelli che abitano l’interno della città, nessuno li ascolta. Però tutto sommato si vive ancora bene.

Oggi è difficile essere un brav’uomo?

Non è semplice perché le tentazioni sono sempre molto forti, soprattutto in una società dove ti induce a ottenere sempre di più. E questa è una delle fasi più tristi di questo nostro periodo storico. Io mi rendo anche conto di persone che conosco da tantissimi anni che nel corso degli ultimi decenni hanno fatto un cambio straordinario, in negativo, perché pensano che il potere, il danaro, la grande macchina sia un fatto positivo. Se ti viene perché sei bravo capace va bene, ma se tu lo tieni con piccoli mezzi allora è finito il mondo. Infatti la nostra società soffre di questo.

Lei ama le sfide, carattere o indole?

Tutte e due le cose perché molto spesso me ne vado a cercare, nel senso che penso delle cose, poi tento disperatamente di realizzarle, il che non è sempre così sempre facile accettare le sfide. Io credo che sia uno dei valori più forti nella vita di ognuno di noi, perché se non hai una sfida, per cosa vivi?

Pensa che un sorriso possa davvero salvarci?

Sì, io sono convinto di sì. Sono convinto di sì, perché, come diceva Charlie Chaplin, una giornata senza un sorriso, è una giornata persa, pertanto, per quale motivo non dobbiamo farlo?

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UDINESI DENTRO è un podcast originale di Michele Menegon, la voce della sigla è di Gianmarco Ceconi, la musica di Massimo Cum, la post produzione e il sound design di Michael Hammer.

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Autore

  • Michele Menegon

    Se indossi una maschera che funziona, è ora di cambiarla! A 18 anni entro a far parte dello staff di una radio locale e nel 1989 approdo a Radio Italia Network. Ideatore del programma radiofonico techno Master Quick, tra il 1992 e il 1995 produco alcuni dischi, il più famoso dei quali è Barraca Destroy. Nel 1996 divento Direttore Artistico di Radio Italia Network e sono il primo in Italia a credere che la gestione e la messa in onda della radio dovessero passare attraverso i computer. Nel 2000 entro nella casa discografica Hit Mania come Direttore Generale, lanciando il fenomeno Lùnapop. Nel 2001 torno alla radio per seguire lo start-up del progetto Radio LifeGate. Dal 2002 al 2007 mi occupo di consulenza artistica per agenzie pubblicitarie e web company, e in parallelo entro nel mondo del fitness, ottenendo diverse certificazioni: dal Pilates al Rowing, dallo Spinning al Bose ecc. Dal 2008 sono Product Manager di Music Master, il software leader mondiale per la programmazione radio-televisiva. Nel 2011 costruisco con Alessandro Bellicini il progetto digitale di Golf Today, seguito poi dalle testate Amadeus e Sci. Nel 2019 portiamo il know-how all’editore Publimaster per le testate Golf & Turismo e Sciare. Nel 2021 fondiamo 3Mind, con cui nasce il progetto Notizie Golf, che lascio nel 2022. Nel 2023 lancio il progetto Udine Podcast, con l’obiettivo di produrre podcast realizzati da udinesi. Il primo è Udinesi Dentro, ma oggi la piattaforma ospita anche: Manca il Sale di Annalisa Sandri I racconti di So e Nanà di Nicoletta Agosto DiscoSauro di Alessandro De Cillia Radici in Stoffa di Silvia Cacitti Spazio Comune, realizzato per l’azienda Chiurlo. Lo sport ha preso il sopravvento e sono diventato un triathleta. Un cancro, nel 2019, avrebbe potuto fermare tutto, ma grazie al reparto di oncologia di Udine sono ancora qui — con il mio tumore — a raccontare un’altra storia. Obiettivi futuri? Completare un Ironman prima dei 60 anni e costruire una palestra radiofonica dove insegnare ai ragazzi a fare radio libera! Lo so, sono progetti utopici. Ma bellissimi.

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