D’Influence: gli architetti del Soul Britannico!

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D'Influence: gli architetti del Soul Britannico!
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Questo pòdcast è dedicato al collettivo D’Influence: gli architetti del Soul Britannico!

Good Lover (1992)

Nella Londra fervente degli anni Novanta, dove la club culture si fondeva con le radici del soul, del jazz e dell’hip-hop, emerse un collettivo musicale che avrebbe ridefinito il suono dell’YK soul: D’Influence. Più che una band, una visione. Un laboratorio creativo che ha saputo attraversare generi e confini, con una firma sonora tanto elegante quanto riconoscibile.

The Classic (1990)

Composti dal produttore e tastierista Kwame Kwaten, dal chitarrista Ed Baden-Powell, dal bassista Steve Marston e dalla batterista Sarah Anne Webb, D’Influence hanno incarnato la possibilità di fondere strumenti live e produzione elettronica con uno spirito autenticamente soul. La loro musica non è mai stata solo da ascoltare: era da vivere. Un’esperienza sofisticata, ritmica, calda, capace di far vibrare il dancefloor ma anche di accarezzare l’anima.

Magic (1997)

Con un approccio quasi artigianale alla produzione, sono diventati i produttori fantasma dietro alcuni dischi fra i più raffinati del panorama britannico e internazionale, lavorando con artisti come Mark Morrison, Shola Ama, Lynden David Hall e persino Bjork.

Mark Morrison – Crazy

Per i D’Influence sono le produzioni Good 4 We, del 1992, Prayer 4 Unity, del 1995, e London, del 1997, dove la loro voce risuonerà più nitida, urbana, spirituale, moderna, ma legata alle tradizioni del soul, del funk, e del jazz.

Good 4 We (1992)

D’Influence erano paladini dell’autenticità in un’epoca che si apriva alla digitalizzazione della musica. Nei loro live, si muovevano come una jam band, ma con la precisione chirurgica di chi conosce ogni battito, ogni sfumatura. E quando la scena musicale si saturava di formule e algoritmi, loro continuavano a produrre con passione e intelligenza, dimostrando che il groove può essere pensato, sentito e suonato, tutto nello stesso istante.

Falling (1998)

La loro eredità? È nei dettagli. Nella cura del suono. Nell’intenzione. Nella capacità di mantenere uno stile distintivo pur adattandosi ai tempi. Oggi, chi ascolta D’Influence, non sente solo un’epoca: sente un modo di intendere la musica come mezzo per connettere le persone, per sollevare lo spirito e per raccontare qualcosa di vero.

No Illusions (1992)

D’Influence non è solo un nome. È una dichiarazione: l’influenza non si impone, si trasmette. E loro l’hanno fatto, una nota alla volta.

Midnite (1995)

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Disco Sauro è un podcast scritto da Michele Menegon. La supervisione editoriale e musicale è a cura di Alessandro De Cillia. La voce della sigla è di Fabrizio Cerruti, quella del DiscoSauro è di Matilda, mentre la produzione e il sound design è di Michael Hammer. DISCOSAURO è un podcast realizzato in memoria del maestro Gianni De Luise.

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Autore

  • alessandro de cillia

    Alessandro De Cillia entra nell’organico di Radio Italia Network nel 1990: esordisce come tecnico del suono e presto giunge ad affiancare Mr. Marvin in qualità di programmatore musicale. Si occupa quindi della ricerca di nuovi artisti, pianifica la programmazione delle trasmissioni e cura i rapporti con le maggiori etichette discografiche (Sony, Virgin, Universal, Warner, Polygram, Emi , ….). Firma alcuni programmi che hanno fatto la storia di Italia Network. Il primo risale al 1993 ed è HIP & MUFFIN’ SHOW, incentrato sulla musica hip-hop e sul ragga muffin’, con lo pseudonimo Dj Delicious. Ma è forse il mastermix MADHOUSE il programma più rappresentativo della sua ricerca musicale. Qui Alessandro propone inizialmente una selezione mixata di House tribale per poi specializzarsi in Minimal e Intelligent Tecno. Ed è proprio la fama di MADHOUSE che lo porterà poi a lavorare come disc jockey nei migliori club della scena underground degli anni ’90 e a diventare dj-resident de La Scala, uno dei locali di riferimento per la musica di tendenza di quel tempo. Oggi Alessandro continua la sua ricerca musicale quotidianamente. Ha una ricca collezione di vinili che spaziano dalla musica Hip Hop alla Funky, dall'House alla Techno. Viene a diretto contatto con la musica in giovane età con l'elettronica ed il rock elettronico ascoltando con fascinazione i Kraftwerk ed i Rockets, successivamente si appassiona alla disco black degli anni ottanta ( S.O.S. Band , Janet Jackson , Donna Summer, e tutte le produzioni di Jimmy Jam & Terry Lewis) e soprattutto viene rapito dalla musica di Prince. Questo lo porterà ad indagare sulle origini della musica contemporanea del tempo e a scoprire il Soul di James Brown , il Funky di George Clinton e dei Parliament, per poi appassionarsi all' Hip Hop , genere che attingeva e traeva ispirazione proprio dalle radici della musica Black. Alla fine degli anni 80 si appassiona al nuovo genere musicale che sta nascendo: l'House music, prima quello melodico cantato, poi verso quello Tribale esplorando la musica Techno, sempre alla ricerca di nuove esperienze sonore. Così come era definito MadHouse: “l'evoluzione della musica” il suo programma mixato all'interno del Mastermix di Italia Network. La musica è concepita come un viaggio sonoro attraverso i vari generi che la caratterizzano, attingendo e lasciandosi influenzare da essi. Attualmente l'ascolto è indirizzato verso quegli spazi che non sono stati ancora esplorati nel passato quali la musica d'avanguardia italiana di rock progressivo , melodico disco, oltre che il genere cosiddetto “balearic”, influenzato da vari viaggi effettuati a Ibiza agli inizi del 2000.

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