Garibaldi, sarà l’eroe dei due mondi?
Le piazze, sono luoghi complessi che con il passare delle epoche, hanno spesso visto cambiare la loro destinazione.
Oggi a Udine, grazie alla proposta dell’assessore Ivano Marchiòl, si vuole restituire Piazza Garibaldi alla scuola Manzoni.
Come spesso accade, un problema dall’apparente semplice risoluzione, si trasforma in una battaglia ideologica tra due mondi: quello dei favorevoli, e quello dei contrari.
L’analisi è semplice. Molti anni fa, è stata presa una decisione sbagliata: realizzare un parcheggio in una piazza monumentale che insiste sull’ingresso di una scuola media.
Come spesso accade, le scelte sbagliate a causa di una totale mancanza di autocritica, diventano un diritto acquisito immutabile.
L’inalterabilità di questa scelta viene oggi affrontata dal Comune di Udine attraverso un confronto con la cittadinanza. Ma nello stato dei Guelfi e Ghibellini, il confronto si trasforma subito in scontro.
Da una parte i favorevoli al cambiamento, che motivano la scelta dell’amministrazione comunale non solo dal punto di vista scolastico, ma sopratutto ambientale, aggregativo sociale, musicale, ludico, commerciale, e molto altro ancora.
Amici favorevoli, moltiplicare le motivazioni a sostegno del cambiamento fa perdere forza al vero motivo per cui sarebbe giusto farlo, dando così l’impressione di voler solo imporre la propria visione del mondo.
Quelli contrari al cambiamento si sentono attaccati nei loro interessi, e si difendono portando diversi esempi di piazze udinesi chiuse, che si sono trasformate in luoghi desertici.
Tutto vero, ma è una difesa debole, perché i casi portati hanno altri presupposti di partenza.
Sostengono di essere ecologisti, ma mettono l’accento sul fatto che l’automobile è un mezzo imprescindibile.
Bravi, e adesso che avete tirato il pallone in tribuna, chi lo va a prendere?
Però dall’Assessore Marchiòl arrivano parole chiare: La piazza cambierà! E come cambierà? Ecco, da qui, comincia il confronto.
Infatti il dibattito non è, se in piazza rimarrà il parcheggio, ma su cosa mettere al posto delle automobili.
Io penso che un progetto ci sia già. Infatti è stata proposta una fase sperimentale attraverso un arredo tattico. Termine questo che definisce degli arredi che si possono spostare, mettere, e togliere come se fossero dei LEGO, per individuare la giusta soluzione.
Ma il Comune lancia anche un fumogeno rivolto a favorevoli e contrari. Un questionario, che se ai favorevoli sembrerà un’occasione per dare il loro contributo, ai contrari darà l’illusione di poter fermare questo progetto.
Io dico che c’è un solo motivo per cui in piazza Garibaldi non dovrebbero esserci automobili: la scuola.
Questo fatto non deve essere il motivo di una battaglia ideologica, ma la scelta pragmatica di una città, che restituisce al suo legittimo proprietario uno spazio ingiustamente occupato dalle auto.
Spero che l’eroe dei due mondi, dall’alto del suo piedistallo, infonda giudizio su entrambi gli schieramenti in piazza.
UDINESI DENTRO è un podcast originale di Michele Menegon, la voce della sigla è di Gianmarco Ceconi, la voce sintetica di Vittorio, la musica di Massimo Cum, la post produzione e il sound design di Michael Hammer.
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