Inaya Day

Inaya Day, tra radici gospel e suoni moderni

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Inaya Day, tra radici gospel e suoni moderni
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Questo pòdcast è dedicato alle radici gospel e i suoni moderni di Inaya Day.

Hold your Head Up High (1997)

Inaya Day è una cantante e cantautrice americana, celebre per la sua voce potente e per la versatilità che le ha permesso di attraversare vari generi musicali. Nata il diciassette gennaio 1977 a New York, ha iniziato a cantare in chiesa, sviluppando solide radici gospel che hanno influenzato tutta la sua carriera. Nel tempo, ha saputo unire queste influenze tradizionali con sonorità più moderne, diventando una figura chiave nel panorama della musica dance.

Save me (2003)

Dopo aver studiato al Fiorello H. LaGuardia High School of Music & Art and Performing Arts di New York, dove ha affinato le sue abilità vocali, ha iniziato a lavorare come corista per artisti di fama come Michael Jackson, Al Green e Grace Jones, guadagnando esperienza e contatti nell’industria musicale.

Nasty girl (2004)

Il suo momento di svolta è arrivato nel 1996, con il singolo “Keep Pushin’”, prodotto da Boris Dlugosch. Il brano divenne subito un classico nelle classifiche dance grazie alla sua voce intensa. Negli anni seguenti, Inaya continuò a dominare la scena dance con hit come “Nasty Girl” e “Movin’ Up”, confermandosi come un’interprete dinamica e apprezzata nei club di tutto il mondo.

Keep Pushin’ (1995)

Oltre alle sue collaborazioni con DJ e produttori internazionali come Mousse T, con il quale realizza il successo “Horny” nel 1998, Day ha saputo mantenere una carriera solista di successo. Brani come “Stay with Me” e “Shout It Out” hanno ulteriormente consolidato la sua reputazione, dimostrando la sua capacità di adattarsi alle nuove tendenze musicali senza perdere la propria identità artistica.

Horny (1998)

Pur affermandosi come una figura centrale nella musica house, Inaya Day ha esplorato anche il gospel e il jazz, mostrando sempre grande capacità interpretativa. Con il lancio della sua etichetta discografica, Ny-O-Dae Music, ha esteso la sua influenza anche a livello manageriale, contribuendo alla promozione di nuovi talenti.

Feel It (2003)

La sua carriera, che si estende per oltre due decenni, ha lasciato un segno indelebile nella musica house e in altri generi. Grazie alla sua capacità di mescolare stili diversi e di mantenere un’identità artistica forte e riconoscibile, Inaya Day continua a essere una delle voci più rispettate e amate del panorama internazionale, ispirando sia vecchie che nuove generazioni di artisti e ascoltatori.

Better Things (2004)

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Disco Sauro è un podcast scritto da Michele Menegon. La supervisione editoriale e musicale è a cura di Alessandro De Cillia. La voce della sigla è di Fabrizio Cerruti, quella del DiscoSauro è di Matilda, mentre la produzione e il sound design è di Michael Hammer. DISCOSAURO è un podcast realizzato in memoria del maestro Gianni De Luise.

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Autori

  • alessandro de cillia

    Alessandro De Cillia entra nell’organico di Radio Italia Network nel 1990: esordisce come tecnico del suono e presto giunge ad affiancare Mr. Marvin in qualità di programmatore musicale. Si occupa quindi della ricerca di nuovi artisti, pianifica la programmazione delle trasmissioni e cura i rapporti con le maggiori etichette discografiche (Sony, Virgin, Universal, Warner, Polygram, Emi , ….). Firma alcuni programmi che hanno fatto la storia di Italia Network. Il primo risale al 1993 ed è HIP & MUFFIN’ SHOW, incentrato sulla musica hip-hop e sul ragga muffin’, con lo pseudonimo Dj Delicious. Ma è forse il mastermix MADHOUSE il programma più rappresentativo della sua ricerca musicale. Qui Alessandro propone inizialmente una selezione mixata di House tribale per poi specializzarsi in Minimal e Intelligent Tecno. Ed è proprio la fama di MADHOUSE che lo porterà poi a lavorare come disc jockey nei migliori club della scena underground degli anni ’90 e a diventare dj-resident de La Scala, uno dei locali di riferimento per la musica di tendenza di quel tempo. Oggi Alessandro continua la sua ricerca musicale quotidianamente. Ha una ricca collezione di vinili che spaziano dalla musica Hip Hop alla Funky, dall'House alla Techno. Viene a diretto contatto con la musica in giovane età con l'elettronica ed il rock elettronico ascoltando con fascinazione i Kraftwerk ed i Rockets, successivamente si appassiona alla disco black degli anni ottanta ( S.O.S. Band , Janet Jackson , Donna Summer, e tutte le produzioni di Jimmy Jam & Terry Lewis) e soprattutto viene rapito dalla musica di Prince. Questo lo porterà ad indagare sulle origini della musica contemporanea del tempo e a scoprire il Soul di James Brown , il Funky di George Clinton e dei Parliament, per poi appassionarsi all' Hip Hop , genere che attingeva e traeva ispirazione proprio dalle radici della musica Black. Alla fine degli anni 80 si appassiona al nuovo genere musicale che sta nascendo: l'House music, prima quello melodico cantato, poi verso quello Tribale esplorando la musica Techno, sempre alla ricerca di nuove esperienze sonore. Così come era definito MadHouse: “l'evoluzione della musica” il suo programma mixato all'interno del Mastermix di Italia Network. La musica è concepita come un viaggio sonoro attraverso i vari generi che la caratterizzano, attingendo e lasciandosi influenzare da essi. Attualmente l'ascolto è indirizzato verso quegli spazi che non sono stati ancora esplorati nel passato quali la musica d'avanguardia italiana di rock progressivo , melodico disco, oltre che il genere cosiddetto “balearic”, influenzato da vari viaggi effettuati a Ibiza agli inizi del 2000.

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  • Michele Menegon

    Se indossi una maschera che funziona, è ora di cambiarla!

    A 18 anni entro a far parte dello staff di una radio locale e nel 1989 approdo a Radio Italia Network.

    Ideatore del programma radiofonico techno Master Quick, tra il 1992 e il 1995 produco alcuni dischi, il più famoso dei quali è Barraca Destroy.

    Nel 1996 divento Direttore Artistico di Radio Italia Network e sono il primo in Italia a credere che la gestione e la messa in onda della radio dovessero passare attraverso i computer.

    Nel 2000 entro nella casa discografica Hit Mania come Direttore Generale, lanciando il fenomeno Lùnapop.

    Nel 2001 torno alla radio per seguire lo start-up del progetto Radio LifeGate.

    Dal 2002 al 2007 mi occupo di consulenza artistica per agenzie pubblicitarie e web company, e in parallelo entro nel mondo del fitness, ottenendo diverse certificazioni: dal Pilates al Rowing, dallo Spinning al Bose ecc.

    Dal 2008 sono Product Manager di Music Master, il software leader mondiale per la programmazione radio-televisiva.

    Nel 2011 costruisco con Alessandro Bellicini il progetto digitale di Golf Today, seguito poi dalle testate Amadeus e Sci.

    Nel 2019 portiamo il know-how all’editore Publimaster per le testate Golf & Turismo e Sciare.

    Nel 2021 fondiamo 3Mind, con cui nasce il progetto Notizie Golf, che lascio nel 2022.

    Nel 2023 lancio il progetto Udine Podcast, con l’obiettivo di produrre podcast realizzati da udinesi.

    Il primo è Udinesi Dentro, ma oggi la piattaforma ospita anche:

    Manca il Sale di Annalisa Sandri

    I racconti di So e Nanà di Nicoletta Agosto

    DiscoSauro di Alessandro De Cillia

    Radici in Stoffa di Silvia Cacitti

    Spazio Comune, realizzato per l’azienda Chiurlo.

    Lo sport ha preso il sopravvento e sono diventato un triathleta.

    Un cancro, nel 2019, avrebbe potuto fermare tutto, ma grazie al reparto di oncologia di Udine sono ancora qui — con il mio tumore — a raccontare un’altra storia.

    Obiettivi futuri?

    Completare un Ironman prima dei 60 anni e costruire una palestra radiofonica dove insegnare ai ragazzi a fare radio libera!

    Lo so, sono progetti utopici. Ma bellissimi.

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