La creatività audace e teatrale di Lara Pontoni
Ambiziosa ed appassionata, dimostra una forte determinazione nel perseguire i propri obiettivi.
La sua intraprendenza, energia, e dinamicità l’hanno aiutata a realizzarsi senza dover dipendere da nessuno.
Magnetica, è incline a prendere dei rischi affrontando la vita senza esitazione.
Sul palcoscenico della propria vita, mette in scena quotidianamente, la sua creatività audace, e teatrale.
Lara Pontoni, prima di diventare una modista, quanti capitoli ha avuto la sua vita?
Innumerevoli direi, però grossomodo quattro. Periodo della confusione totale. Il primo dove ho fatto 1000 lavori e non sapevo da che parte andare. Il secondo penso quello della consapevolezza di aver individuato due strade da percorrere e quindi dedicarmi ad approfondire meglio il restauro. Quindi il terzo capitolo prepotente nella mia vita. E alla fine il capitolo inaspettato che è la modisteria.
Mamma e nonna le hanno fornito gli strumenti, ma da giovane, lei aveva altri piani.
Il lavoro manuale mi è sempre piaciuto tantissimo, ero proprio super appassionata. Però io volevo viaggiare e quindi volevo imparare le lingue, studiare le lingue e poter avere la possibilità di vivere nelle città.
Nel 2017 prende una decisione difficile.
In realtà non ho preso una decisione, ma era l’unica strada possibile, Quindi ho perseguito la mia strada nel restauro, dedicandomi alle docenze, all’insegnamento e quindi allo studio, all’approfondimento di una parte di quel lavoro che sono le tecniche artistiche antiche. Dall’altra ho deciso di provarci veramente con questa nuova attività.
Come è nato l’amore per lo stile retrò e le atmosfere francesi?
Penso che siano stati i romanzi letti da ragazza alle superiori, quindi tutti i decadentista o Falubert o tutti questi e queste ambientazioni mi hanno sempre affascinata moltissimo, quindi ho letto un po tutti i classici. Poi probabilmente sono rimasta fortemente ancorata quell’immaginario.
Perché ritornare a Udine dopo essere stata una giramondo?
Per necessità e per amore.
Quali materiali utilizza per i suoi accessori?
Utilizzo tutti i materiali che si utilizzano nella modisteria, nella creazione di accessori per la moda, ma un’attenzione particolare per me è la ricerca del materiale, quindi materiale antico, vintage, quindi dei fondi di magazzini, delle piccole grandi scoperte che si fanno nei mercatini o per passaparola di voce in voce. Quindi molte volte sono le persone che mi contattano per chiedermi se questo materiale dimenticato, che magari loro hanno nei cassetti da molto, può essermi utile.
Essere fuori dal mondo, è una scelta di marketing, o uno stile di vita?
Decisamente uno stile di vita.
C’è evoluzione nel suo stile retrò?
C’è evoluzione nello stile. La parte retrò è relativa, nel senso che, come in tutte le materie, quando si approfondiscono molto i temi si va sempre più nel dettaglio, si percepiscono in un modo diverso tutti gli aspetti. Quindi adesso sono sempre interessata da questo stile decadente, affascinante. Però mi accorgo che le cose che mi piacevano e che mi colpivano qualche anno fa, cinque anni fa, ora sono diverse.
UDINESI DENTRO è un podcast originale di Michele Menegon, la voce della sigla è di Gianmarco Ceconi, la voce sintetica di Vittorio, la musica di Massimo Cum, la post produzione e il sound design di Michael Hammer.
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