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La libertà creativa dei Mighty Dub Katz

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La libertà creativa dei Mighty Dub Katz
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Questo pòdcast è dedicato alla libertà creativa dei Mighty Dub Katz.

Let The Drums Speak (2002)

Mighty Dub Katz è un progetto musicale che incarna lo spirito più puro e sperimentale della cultura rave e della musica elettronica degli anni Novanta. Nato dalla mente visionaria di Norman Cook, insieme a Simon Thornton. Questo duo ha lasciato un segno indelebile nella scena dance con un sound che unisce house, breakbeat e influenze funk, creando un mix esplosivo e irresistibile.

Super Disco Trance (1993)

Il nome stesso, Mighty Dub Katz, evoca un’immagine di energia e ribellione, un tributo alla cultura underground e alla libertà creativa che ha caratterizzato l’era rave. La loro musica è un viaggio attraverso ritmi ipnotici, bassi potenti e campionamenti geniali, che riflettono l’anima della dance music ma con un tocco di eccentricità e umorismo tipico di Norman Cook.

Return To The Valley Of Yeke Yeke (1994)

Uno dei momenti più iconici della carriera dei M.D.K. è stato il singolo “Magic Carpet Ride” del 1995  un brano che ha conquistato le piste da ballo di tutto il mondo con il suo groove trascinante. La traccia è diventata un inno della cultura rave, un simbolo di un’epoca in cui la musica elettronica era sinonimo di libertà, sperimentazione e condivisione.

Magic Carpet Ride (1995)

Ma i Mighty Dub Katz non si sono limitati a creare hit da club; hanno anche portato una ventata di freschezza e creatività nella scena dance. Il loro album “Bring Me the Head of Mighty Dub Katz” è una raccolta di tracce che spaziano dalla house alla breakbeat, con un’attenzione maniacale per i dettagli e una capacità di fondere influenze diverse in un sound coerente e innovativo. Brani come “It’s Just Another Groove” e “Gimme Some” sono esempi perfetti del loro approccio alla musica: ritmico, giocoso e sempre sorprendente.

It’s Just Another Groove (1997)

La figura di Norman Cook, con la sua carriera parallela come Fatboy Slim, ha portato ulteriore visibilità al progetto, ma i Mighty Dub Katz rimangono un’entità autonoma e distintiva. La loro musica è un tributo alla cultura rave, un’esplorazione delle possibilità della music a elettronica e una celebrazione del potere del suono di unire le persone.

Ghetto Girl (1997)

Oggi, a distanza di decenni, la musica dei Mighty Dub Katz continua a risuonare, un testamento del loro talento e della loro visione. La loro eredità è quella di pionieri che hanno saputo trasformare il dancefloor in un luogo di sperimentazione e gioia, dimostrando che la musica elettronica può essere al tempo stesso profonda e divertente, sofisticata e accessibile.

Guaguanco (2006)

Le produzioni dei Mighty Dub Katz sono un invito a ballare, a perdere il controllo, a connettersi con il prossimo e con se stessi. È un promemoria che la vera magia della musica risiede nella sua capacità di trasformare, di unire, di ispirare. In un mondo sempre più complesso, i Mighty Dub Katz rimangono un faro di energia pura e autentica, un simbolo di un’epoca in cui la musica era libertà e il dancefloor era un tempio moderno.

Only When I’m Dancing Do I Feel This Disco (1994)

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Disco Sauro è un podcast scritto da Michele Menegon. La supervisione editoriale e musicale è a cura di Alessandro De Cillia. La voce della sigla è di Fabrizio Cerruti, quella del DiscoSauro è di Matilda, mentre la produzione e il sound design è di Michael Hammer. DISCOSAURO è un podcast realizzato in memoria del maestro Gianni De Luise.

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Autore

  • alessandro de cillia

    Alessandro De Cillia entra nell’organico di Radio Italia Network nel 1990: esordisce come tecnico del suono e presto giunge ad affiancare Mr. Marvin in qualità di programmatore musicale. Si occupa quindi della ricerca di nuovi artisti, pianifica la programmazione delle trasmissioni e cura i rapporti con le maggiori etichette discografiche (Sony, Virgin, Universal, Warner, Polygram, Emi , ….). Firma alcuni programmi che hanno fatto la storia di Italia Network. Il primo risale al 1993 ed è HIP & MUFFIN’ SHOW, incentrato sulla musica hip-hop e sul ragga muffin’, con lo pseudonimo Dj Delicious. Ma è forse il mastermix MADHOUSE il programma più rappresentativo della sua ricerca musicale. Qui Alessandro propone inizialmente una selezione mixata di House tribale per poi specializzarsi in Minimal e Intelligent Tecno. Ed è proprio la fama di MADHOUSE che lo porterà poi a lavorare come disc jockey nei migliori club della scena underground degli anni ’90 e a diventare dj-resident de La Scala, uno dei locali di riferimento per la musica di tendenza di quel tempo. Oggi Alessandro continua la sua ricerca musicale quotidianamente. Ha una ricca collezione di vinili che spaziano dalla musica Hip Hop alla Funky, dall'House alla Techno. Viene a diretto contatto con la musica in giovane età con l'elettronica ed il rock elettronico ascoltando con fascinazione i Kraftwerk ed i Rockets, successivamente si appassiona alla disco black degli anni ottanta ( S.O.S. Band , Janet Jackson , Donna Summer, e tutte le produzioni di Jimmy Jam & Terry Lewis) e soprattutto viene rapito dalla musica di Prince. Questo lo porterà ad indagare sulle origini della musica contemporanea del tempo e a scoprire il Soul di James Brown , il Funky di George Clinton e dei Parliament, per poi appassionarsi all' Hip Hop , genere che attingeva e traeva ispirazione proprio dalle radici della musica Black. Alla fine degli anni 80 si appassiona al nuovo genere musicale che sta nascendo: l'House music, prima quello melodico cantato, poi verso quello Tribale esplorando la musica Techno, sempre alla ricerca di nuove esperienze sonore. Così come era definito MadHouse: “l'evoluzione della musica” il suo programma mixato all'interno del Mastermix di Italia Network. La musica è concepita come un viaggio sonoro attraverso i vari generi che la caratterizzano, attingendo e lasciandosi influenzare da essi. Attualmente l'ascolto è indirizzato verso quegli spazi che non sono stati ancora esplorati nel passato quali la musica d'avanguardia italiana di rock progressivo , melodico disco, oltre che il genere cosiddetto “balearic”, influenzato da vari viaggi effettuati a Ibiza agli inizi del 2000.

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