Matteo Squizzato: Ingegnere si nasce, imprenditore si diventa.
Classe 1992, fa della stabilità, e dell’affidabilità i pilastri della sua personalità. Ama il buon cibo, la musica rock, e la lettura.
Con uno sguardo, che abbraccia ogni opportunità che la vita gli offre, è risoluto e determinato a non lasciarsela sfuggire, mantenendo sempre un atteggiamento prudente.
Pratico e realista, come solo un ingegnere sa esserlo, nutre una forte passione per le imprese.
Come è nata la passione di Matteo Squizzato per le start-up?
Nasce cogliendo un’opportunità. Studiavo ingegneria meccanica all’università, e una persona che conoscevo, mi ha chiesto di sostituirlo in un programma all’estero per le start up. Un’esperienza che doveva durare tre mesi e che poi è durata dieci anni. L’Università è ancora in stand by.
Il passaggio da ingegnere a imprenditore; è stato semplice, o complesso?
Direi semplice perché la preparazione tecnica analitica aiuta molto quella che è l’analisi. Anche in campo imprenditoriale, però ho dovuto formarmi su tutto quello che è il mondo economico finanziario, la gestione delle risorse umane, tutti questi aspetti che sono fondamentali per fare impresa.
In che modo, le arti marziali e la sua passione per la vela, hanno influenzato il suo percorso di vita?
Sono state fondamentali perché mi hanno aiutato a sviluppare la disciplina, ad affrontare la paura, ad affrontare le difficoltà che sono componenti fondamentali della vita come del fare impresa.
Udine è un ambiente favorevole alle start-up?
Secondo me sì. Noi partiamo da una buonissima base che è la mentalità friulana del fare impresa e del fare. A Udine ho visto negli anni svilupparsi un piccolo ecosistema, sostenuto anche da degli imprenditori brillanti che sostengono sempre le nuove e le nuove iniziative. Molto favorevole.
Oggi lei è Co-Fondatore della start up GustoChef.
Ho la fortuna di far parte di un grande progetto con un team molto, molto importante, di persone motivate e di persone determinate, guidate da Daniele Strizzolo che non smetterò mai di ringraziare.
Qual è il fattore che rende GustoChef vincente rispetto alle sue esperienze passate?
La presenza di tutte quelle che sono i fattori critici di successo! Perché c’è il prodotto, c’è il mercato, c’è il team c’è ci sono dei soci che credono nel progetto e che hanno creduto finanziandolo e portandolo a essere l’azienda che è oggi.
L’aspetto barbuto e tatuato: è una scelta estetica, o c’è un significato più profondo?
La barba nasce in tempi non sospetti, prima che andasse di moda, per darmi qualche anno in più. Poi è restata e credo non se ne andrà mai. I tatuaggi hanno un significato, ognuno del quale vado molto orgoglioso.
Si definisca utilizzando 3 portate del menu GustoChef.
Insalatina di polpo, antipasto con un’esplosione di gusto e raffinatezza unica. Parmigiana di melanzane, piatto intenso e saporito e poi il petto di pollo ai ferri perché è un piatto che ricorda la disciplina, le diete e i sacrifici da fare.
UDINESI DENTRO è un podcast originale di Michele Menegon, la voce della sigla è di Gianmarco Ceconi, la voce sintetica di Vittorio, la musica di Massimo Cum, la post produzione e il sound design di Michael Hammer.
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