Pastaboys, tre anime di un unica visone sonora!

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Pastaboys, tre anime di un unica visone sonora!
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Questo pòdcast è dedicato ai Pastaboys, tre anime di un’unica visione sonora.

House Music (2008)

Nel pantheon dell’house music italiana, poche formazioni hanno saputo incarnare l’essenza profonda della cultura clubbing con la dedizione e l’autenticità dei Pastaboys, un trio di DJ formato da Dino Angioletti, Cristiano Rinaldi e Davide Santandrea.

I Believe (2000)

La loro genesi affonda le radici nella scena emiliana: Dino Angioletti, Uovo e Rame intrecciano le loro carriere nei club di Bologna a partire dal 1995. Nato tra le mura del leggendario Kinki Club – luogo culto per lo sviluppo dell’ondata house italiana – Dino Angioletti catalizza subito l’attenzione grazie a una personale interpretazione dell’elettronica, segnata da influenze detroitiane e da una costante tensione sperimentale.

Inspiration (2003)

Il progetto Pastaboys non nasce soltanto dal desiderio di intrattenere, ma da una visione che considera la pista da ballo un laboratorio sonoro e culturale. Uniti dalla passione per l’house music e dalla volontà di esplorarne le infinite contaminazioni, il trio si muove con naturalezza dalla musica classica al soul, dal blues al latin jazz, fondendo tradizione e innovazione in un linguaggio unico.

Chimes Of Freedom (2006)

Il loro percorso discografico attraversa decenni di evoluzione: dalle prime produzioni su Irma Records, intrise di soul, funk e disco, fino alla consacrazione internazionale con compilation come Fabric 25, Renaissance 3D e Essential Mix. I Pastaboys hanno contribuito a definire il suono del clubbing italiano e a esportarlo nel mondo.

I Love To Love (2000)

Dino, Uovo e Rame, sono tre figure cardine che hanno trasformato l’Italia in un laboratorio di sperimentazione elettronica riconosciuto globalmente, i Pastaboys incarnano una generazione di artisti capace di mantenere la propria identità pur adattandosi alle trasformazioni della scena. La loro longevità è la prova di una visione artistica che non conosce compromessi.

Soul Heaven (2000)

I Pastaboys non sono soltanto produttori o DJ: sono custodi di una tradizione, interpreti di un linguaggio universale fatto di bassline ipnotiche e atmosfere immersive. La loro è la storia di chi ha compreso che l’house music non è solo un genere, ma una filosofia di vita: condivisione, comunità, trascendenza collettiva attraverso il ritmo.

On & On (1997)

Dal Kinki Club di Bologna ai dancefloor internazionali, i Pastaboys hanno dimostrato che l’eccellenza italiana nell’elettronica non è frutto del caso, ma il risultato di passione autentica, ricerca costante e rispetto profondo per la cultura che hanno contribuito a plasmare.

Okydoky (2001)

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Disco Sauro è un podcast scritto da Michele Menegon. La supervisione editoriale e musicale è a cura di Alessandro De Cillia. La voce della sigla è di Fabrizio Cerruti, quella del DiscoSauro è di Matilda, mentre la produzione e il sound design è di Michael Hammer. DISCOSAURO è un podcast realizzato in memoria del maestro Gianni De Luise.

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Autore

  • alessandro de cillia

    Alessandro De Cillia entra nell’organico di Radio Italia Network nel 1990: esordisce come tecnico del suono e presto giunge ad affiancare Mr. Marvin in qualità di programmatore musicale.

    Si occupa quindi della ricerca di nuovi artisti, pianifica la programmazione delle trasmissioni e cura i rapporti con le maggiori etichette discografiche (Sony, Virgin, Universal, Warner, Polygram, Emi , ….).

    Firma alcuni programmi che hanno fatto la storia di Italia Network. Il primo risale al 1993 ed è HIP & MUFFIN’ SHOW, incentrato sulla musica hip-hop e sul ragga muffin’, con lo pseudonimo Dj Delicious. Ma è forse il mastermix MADHOUSE il programma più rappresentativo della sua ricerca musicale.

    Qui Alessandro propone inizialmente una selezione mixata di House tribale per poi specializzarsi in Minimal e Intelligent Tecno. Ed è proprio la fama di MADHOUSE che lo porterà poi a lavorare come disc jockey nei migliori club della scena underground degli anni ’90 e a diventare dj-resident de La Scala, uno dei locali di riferimento per la musica di tendenza di quel tempo.

    Oggi Alessandro continua la sua ricerca musicale quotidianamente. Ha una ricca collezione di vinili che spaziano dalla musica Hip Hop alla Funky, dall'House alla Techno.

    Viene a diretto contatto con la musica in giovane età con l'elettronica ed il rock elettronico ascoltando con fascinazione i Kraftwerk ed i Rockets, successivamente si appassiona alla disco black degli anni ottanta ( S.O.S. Band , Janet Jackson , Donna Summer, e tutte le produzioni di Jimmy Jam & Terry Lewis) e soprattutto viene rapito dalla musica di Prince.

    Questo lo porterà ad indagare sulle origini della musica contemporanea del tempo e a scoprire il Soul di James Brown , il Funky di George Clinton e dei Parliament, per poi appassionarsi all' Hip Hop , genere che attingeva e traeva ispirazione proprio dalle radici della musica Black.

    Alla fine degli anni 80 si appassiona al nuovo genere musicale che sta nascendo: l'House music, prima quello melodico cantato, poi verso quello Tribale esplorando la musica Techno, sempre alla ricerca di nuove esperienze sonore.

    Così come era definito MadHouse: “l'evoluzione della musica” il suo programma mixato all'interno del Mastermix di Italia Network. La musica è concepita come un viaggio sonoro attraverso i vari generi che la caratterizzano, attingendo e lasciandosi influenzare da essi.

    Attualmente l'ascolto è indirizzato verso quegli spazi che non sono stati ancora esplorati nel passato quali la musica d'avanguardia italiana di rock progressivo , melodico disco, oltre che il genere cosiddetto “balearic”, influenzato da vari viaggi effettuati a Ibiza agli inizi del 2000.

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