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Silvia Paoli Tacchini: “Stare assieme è la soluzione per migliorare ed evolvere”!
Razionale ed elegante, unisce la precisione alla grazia, creando un equilibrio perfetto tra praticità e bellezza. Attenta ai dettagli e alle esigenze altrui, è empatica e diplomatica. La sua intelligenza analitica si fonde con un naturale senso estetico, rendendola una persona affascinante e determinata. Ama migliorarsi continuamente, cercando armonia e perfezione in tutto ciò che la circonda.
Silvia Paoli Tacchini, quante cose ha realizzato, prima di guardare il mondo da un oblò?
Beh, direi che non mi sono fatta scappare le occasioni. Sono curiosa e amo vivere, quindi ogni giorno è un opportunità, nel bene e nel male. Da tutte ho avuto modo di fare esperienza e crescere, migliorare, sbagliare, riprovare. Senza mollare la presa quando sentivo che quella cosa in qualche modo mi apparteneva. Ed è questo per me seguire i miei sogni, è sempre stato così. Fino a crearlo davvero, almeno per me è stato così. Mi sono creata il mio Oblò! Dal quale sì posso osservare il mondo, sì, ma soprattutto nel quale posso creare un pezzo di mondo. Un mondo sano, onesto, un mondo sicuramente migliore per molti. Un mondo fatto di persone e di proposte nell’ottica dei bisogni, per un benessere e una qualità di vita, o di lavoro, migliori.
Oblò ha sede in una casa. Una scelta voluta !?
Si, una scelta da subito sentita e fortemente desiderata, per il significato simbolico e affettivo che ha la casa. Pensare di lavorare per il benessere della persona, adulta e bambina, e di poterlo fare in una casa piena di bellezza è stato poi il dono più grande che ho ricevuto. Oblò è a tutti gli effetti la casa che ti accoglie fuori da casa. Per farti lavorare, per farti crescere, per passare del tempo di qualità, per farti trovare risposte, soluzioni, sinergie. Ed è indiscutibilmente di una bellezza senza tempo. Di quella bellezza che non è solo estetica, ma è un valore che costruisce comunità, che lega per me il passato al futuro, e che ci rende capaci di immaginare nuovi inizi.
Quale significato attribuisce alla parola co-working?
Coworking per me è la capacità di stare e creare insieme, è comunità collaborante, dove idee, talenti, bisogni e risorse si incontrano. Fare impresa, creare sviluppo, nuova economia, non tanto in un singolo comparto, ma in modo responsabile, creando impatto sulle persone e la comunità.
Stare insieme: è una necessità o una soluzione ?
E’ una soluzione, per me la migliore per evolvere ed è anche una necessità non solo mia ma dell’essere umano, direi. Tutti abbiamo bisogno di relazione e nello stare insieme essere, umani appunto. Diversamente che fine farà l’umanità?
Cosa intende per modello evolutivo dei bisogni?
E’ un modello di lavoro e di crescita personale, che si basa su ricerche e azioni che un team di professionisti nell’ambito dell’educazione e della crescita professionale portano avanti da oltre 15 anni. Un modello che parte all’osservazione, dall’ascolto attivo e continuo, alla conoscenza dei bisogni universali. Quelli che poi coincidono con il nostro benessere, sulla nostra felicità e che nulla c’entrano con ciò che ha prodotto l’uomo o con la società consumistica. Questi bisogni sono presenti in tutti noi, evolvono dalla nascita e si sviluppano lungo tutto il nostro percorso evolutivo, in relazione con il contesto, le esperienze e le persone che ci circondano.
Quanto è importante sostenere la vita dei più deboli !?
E’ di vitale importanza direi, almeno lo è per me che sono più fortunata di molti. E’ anche una missione, del resto se non l’avessi così, non avrei fatto tutto quello che ho fatto, e che continuo a fare. Mica mi ha costretto qualcuno? Mi muovo semplicemente secondo il mio sentire, e sento di voler avere una parte in questo mondo e contribuire a renderlo migliore, come posso.
Qual è la giusta cura per i propri sogni?
Direi un nutrimento sano fatto di calma e pazienza, perché ci vuole tempo per ogni cosa. E fede, amore, fiducia. Se è vero che siamo ciò che mangiamo, siamo anche ciò che sogniamo. Qualcuno diceva. “Se puoi sognarlo puoi farlo”… giusto?
Perché tiene sempre la sua porta aperta?
Perché ho fiducia e mi piace accogliere e stare con le persone, diversamente non potrei lavorare con e per le persone. Col tempo sto anche imparando come poi chiudere la porta. Perché sia chiaro, non ho la pretesa e la voglia di avere la porta aperta per tutti.
UDINESI DENTRO è un podcast originale di Michele Menegon, la voce della sigla è di Gianmarco Ceconi, la musica di Massimo Cum, la post produzione e il sound design di Michael Hammer.
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