Qualche giorno fa, ho assistito a una scena che mi ha lasciato senza parole: una persona rovistava tra i rifiuti di un supermercato, cercando qualcosa da mangiare. Non era un film hollywoodiano, ma una cruda realtà davanti ai miei occhi.
Mi sono chiesto: perché succede? Ora penserai che sto per snocciolare una serie interminabile di concetti buonisti da sfoderare alle feste comandate.
Con tutte le leggi presenti nel nostro ordinamento, come è possibile che un supermercato possa lasciare incustoditi i propri rifiuti, trasformandoli in un bazar a cielo aperto?
Sappiamo quanti udinesi vivono in povertà? Se la risposta è sì, mi domando come mai ci siano cittadini che rovistano nei cassonetti per procurarsi il cibo; se è no, mi chiedo di chi sia questa responsabilità!
Un’alimentazione basata su scarti e materie prime scadute rappresenta un grave problema sanitario. È evidente che, se non riusciamo a fornire cibo adeguato agli affamati, non saremo nemmeno in grado di offrire assistenza medica a chi ne ha bisogno e non può permettersela!
Siamo terrorizzati dalla povertà! Più poveri, più criminalità nelle strade. Più poveri, più tasse per il sostegno sociale. E noi cosa facciamo? Noi giriamo lo sguardo dall’altra parte!
Accettare questa realtà significa essere complici delle disuguaglianze economiche, delle politiche alimentari inadeguate e della totale mancanza di solidarietà.
Una città che tollera la miseria non può definirsi la migliore d’Italia.
Potremmo adottare politiche più inclusive e responsabili, come la redistribuzione delle eccedenze alimentari attraverso enti di beneficenza. Questa è una soluzione che bilancia, la sicurezza sanitaria con l’assistenza agli indigenti, riducendo allo stesso tempo lo spreco alimentare.
Come individui, abbiamo la responsabilità di non voltare lo sguardo di fronte a queste ingiustizie. Come comunità, dobbiamo spingere per politiche più inclusive e solidali, che garantiscano a tutti il diritto al cibo.
Se indossi una maschera che funziona, è ora di cambiarla!
A 18 anni entro a far parte dello staff di una radio locale e nel 1989 sono a lavorare per RADIO ITALIA NETWORK.
Ideatore del programma radiofonico techno MASTER QUICK tra il 1992 e il 1995 produco alcuni dischi: il più famoso è BARRACA DESTROY.
Divento Direttore Artistico di RADIO ITALIA NETWORK nel 1996 e fui il primo in Italia a credere che la gestione e la messa in onda della radio dovessero avvenire attraverso i computer.
Nel 2000 approdo alla casa discografica HIT MANIA in qualità di direttore generale lanciando il fenomeno LUNA POP.
Nel 2001 ritorno alla radio e seguo lo start up del progetto RADIO LIFE GATE.
Dal 2002 al 2007 mi occupo di consulenza artistica per agenzie pubblicitarie e web company e parallelamente entro nel mondo del fitness ottenendo diverse certificazioni, dal Pilates al Rowing, dallo Spinning al BOSE ecc.
Dal 2008 sono Product Manager del prodotto leader nel mondo per la programmazione radio-televisiva MUSIC MASTER.
Nel 2011 costruisco assieme ad Alessandro Bellicini il progetto digitale di GOLF TODAY e in seguito per le testate AMADEUS e SCI. Nel 2019 portiamo il know-how all’editore PUBLIMASTER per le testate GOLF&TURISMO e SCIARE. Nel 2021 fondiamo la 3Mind che realizza il progetto NOTIZIE GOLF che poi lascio nel 2022.
Lo sport ha preso il sopravvento e sono diventato un Triathleta! Un cancro nel 2019 avrebbe potuto fermare tutto, ma grazie al reparto oncologico di Udine sono ancora qui, con il mio tumore, a raccontare un'altra storia.
Obiettivi futuri? Un Iroman prima dei 60 anni e costruire una palestra radiofonica dove insegnare ai ragazzi a fare la radio libera! Lo so, sono progetti utopistici, ma bellissimi.