Katia Mignogna, la visionaria del Terzo Settore!

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Udinesi Dentro
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Katia Mignogna, la visionaria del Terzo Settore!
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Katia Mignogna, la visionaria del Terzo Settore!

Sogna in grande e lavora meticolosamente per realizzarli. È una leader naturale che si distingue per la sua capacità di pianificazione e organizzazione. La sua creatività, arricchita dall’attenzione ai dettagli, la rende capace di produrre lavori di alta qualità. Generosa e protettiva, preferisce aiutare gli altri in modo discreto senza ostentare i suoi gesti di generosità.

Katia Mignogna, quali sono le qualità necessarie per lavorare nel Terzo Settore?

Penso sia necessario avere una predisposizione dell’animo, perché chi sceglie di lavorare nel mondo del terzo settore debba aver chiaro che lavorare in questo mondo significa farsi carico e prendersi in cura le persone. Credo sia più corretto parlare più che di qualità, di una sorta di vocazione, fare in modo che ciascuno di noi abbia la fortuna di poter esprimere tutto questo in quello che poi diventa anche un lavoro e quindi mettere questo lavoro a frutto e beneficio dell’intera collettività.

A lei piace cucinare; Arte e Libro è una ricetta ben riuscita. Quali sono gli ingredienti?

Se immaginiamo Arte e Libro in ingredienti, mi viene da dire passione, perseveranza, ostinazione e forse anche il famoso QB, in fondo alle ricette, è un po’ rappresentata da un po’ di sana follia nel vedere un po’ oltre a quello che sono i limiti, ma a riconoscere il tanto potenziale che c’è in ciascuno di noi.

Quando si pensa al Terzo Settore, viene in mente la beneficenza. È vero anche per Arte e Libro?

La beneficenza è indubbiamente un aspetto importante di quello che rappresenta un’opportunità per il terzo settore, ma non deve diventare l’identità. Non siamo degli enti la cui finalità è la raccolta fondi, ma fare in modo che ciascuna impresa, in questo caso impresa sociale, diventi autonoma anche economicamente. Quindi la beneficenza deve essere intesa come opportunità per ricevere un contributo straordinario per mettere in campo magari nuove progettualità e nuovi progetti finalizzati, nel nostro caso, a persone con disabilità.

Perché da 32 anni ha scelto di mettere la sua vita al servizio degli altri?

Ricordo quando ero ancora a scuola, alle media in particolare, e durante le ore di ginnastica, educazione fisica come si chiamava in quegli anni, veniva messo in gioco sempre lo stesso schema, ovvero la professoressa nominava due capo squadra e questi andavano a comporre il loro team partendo sempre dai giocatori più bravi. E quindi cosa succedeva? Che i più bravi venivano subito scelti andavano a comporre la squadra di gioco. Quelli meno bravi non venivano scelti perché la squadra era già completo. Ecco, questo l’ho sempre vissuto con tantissima frustrazione e quindi mi sono detta cosa posso fare io per fare in modo che questo non sia più lo schema di gioco da applicare ma che venga completamente ribaltato e quindi fare in modo che ciascuno di noi esprima sempre proprio talento perché abbiamo dei potenziali estremamente diversi e per questo complementari e unici.

Comunità e condivisione sono valori condivisi dalla cittadinanza udinese?

Sì, e mi di esprimere la gran voce, è perché basti pensare al numero di associazioni, di pro loco, di parrocchie, della messa a terra, del mondo di volontariato. Quindi assolutamente sì, e sappiamo anche Pro Capite siamo la sesta Regione in Italia, quindi vuol dire che il Friuli è un terreno fertile, ricco di valori, di voglia anche di mettersi al servizio del prossimo.

Cosa le fa credere che l’umanità renda il mondo un posto bello?

Me lo fa credere perché frequento ogni giorno Arte Libro e Arte Libro è un posto bello perché succedono tante cose che possono sembrare normali, trovare un lavoro, trovare la morosa, ma quando parliamo di persone con fragilità, persone con disabilità, non è così scontato. Quindi dare a ciascuno il proprio posto nel mondo, che è un contesto tutelato, protetto, ma anche che ti permette di esprimere tutto quello che è il tuo dentro di te, il tuo carisma, allora succedono tanti piccoli miracoli che fanno sì che la persona si riappropri della vita a 360 gradi.

Cosa rappresenta per lei la sua casa, rendendola così speciale da contemplarla ogni mattina?

È il booster, io guardo le mie cose che sono ordinate, organizzate, che a me mi piace e mi fanno sentire bene. Ecco, questo mi dà l’energia per partire proprio per la giornata, sapendo che quella tana la lascia al mattino ma è pronta a riaccogliermi nuovamente alla sera.

Oggi, si sente più BUGI o più KAPO?

Bugi è un nomignolo che mi è stato dato dalle mie sorelle da piccola, quindi rappresenta la parte personale più intima. Kapo, che non deriva da capo inteso come padrone, ma è KA, che sta per l’iniziale del mio nome, e lo vedo più come un Cap, capitano, con l’idea di mantenere dritta la rotta.


UDINESI DENTRO è un podcast originale di Michele Menegon, la voce della sigla è di Gianmarco Ceconi, la musica di Massimo Cum, la post produzione e il sound design di Michael Hammer.

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Autore

  • Se indossi una maschera che funziona, è ora di cambiarla! A 18 anni entro a far parte dello staff di una radio locale e nel 1989 sono a lavorare per RADIO ITALIA NETWORK. Ideatore del programma radiofonico techno MASTER QUICK tra il 1992 e il 1995 produco alcuni dischi: il più famoso è BARRACA DESTROY. Divento Direttore Artistico di RADIO ITALIA NETWORK nel 1996 e fui il primo in Italia a credere che la gestione e la messa in onda della radio dovessero avvenire attraverso i computer. Nel 2000 approdo alla casa discografica HIT MANIA in qualità di direttore generale lanciando il fenomeno LUNA POP. Nel 2001 ritorno alla radio e seguo lo start up del progetto RADIO LIFE GATE. Dal 2002 al 2007 mi occupo di consulenza artistica per agenzie pubblicitarie e web company e parallelamente entro nel mondo del fitness ottenendo diverse certificazioni, dal Pilates al Rowing, dallo Spinning al BOSE ecc. Dal 2008 sono Product Manager del prodotto leader nel mondo per la programmazione radio-televisiva MUSIC MASTER. Nel 2011 costruisco assieme ad Alessandro Bellicini il progetto digitale di GOLF TODAY e in seguito per le testate AMADEUS e SCI. Nel 2019 portiamo il know-how all’editore PUBLIMASTER per le testate GOLF&TURISMO e SCIARE. Nel 2021 fondiamo la 3Mind che realizza il progetto NOTIZIE GOLF che poi lascio nel 2022. Lo sport ha preso il sopravvento e sono diventato un Triathleta! Un cancro nel 2019 avrebbe potuto fermare tutto, ma grazie al reparto oncologico di Udine sono ancora qui, con il mio tumore, a raccontare un'altra storia. Obiettivi futuri? Un Iroman prima dei 60 anni e costruire una palestra radiofonica dove insegnare ai ragazzi a fare la radio libera! Lo so, sono progetti utopistici, ma bellissimi.

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