StoneBridge, il DJ visionario di Stoccolma!

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StoneBridge, il DJ visionario di Stoccolma!
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Questo pòdcast è dedicato a StoneBridge, il DJ visionario di Stoccolma!

Yo Stone (1988)

Nel panorama effervescente della musica elettronica mondiale, un nome risuona con particolare intensità dalle terre nordiche della Svezia: Sten Hallström, conosciuto al mondo come StoneBridge. La sua storia è intrinsecamente legata ai momenti più iconici della dance music degli anni Novanta.

He Belongs To Me (2004)

Nel 1993, quando il panorama musicale mondiale stava vivendo una profonda trasformazione, StoneBridge creò quello che sarebbe diventato il suo capolavoro: il remìx di “Show Me Love” di Robin S. Attraverso un processo che lo stesso artista ha descritto come quasi casuale, nacque una delle tracce più riconoscibili della storia della dance music. Utilizzando il preset “organ” del sintetizzatore Korg M1, StoneBridge creò quella linea di basso distorta e ipnotica che avrebbe fatto ballare generazioni di appassionati in tutto il mondo.

Show Me Love (1993)

La maestria di StoneBridge non si limita a una singola hit. Il suo talento si è manifestato attraverso remìx che hanno trasformato brani di artisti del calibro di Usher, Lenny Kravitz e Ne Yo. Il suo remix di “Closer” è valso una prestigiosa nomination ai Grammy nel 2008, consolidando la sua reputazione di alchimista musicale capace di trasformare qualsiasi materiale sonoro in oro puro.

Closer (2008)

StoneBridge incarna perfettamente quella che è stata definita la “Swedish Music Miracle” – il fenomeno che ha visto la Svezia diventare una superpotenza della musica elettronica mondiale. Dai palchi di Dance Valley alle atmosfere surreali di Sensation White, dai festival australiani di Summadayze alle consolle più prestigiose del mondo, StoneBridge ha portato il suo sound caratteristico in ogni angolo del pianeta, diventando un vero e proprio ambasciatore culturale della sua terra d’origine.

Enough Is Enough (1998)

Ciò che distingue StoneBridge nel panorama affollato della musica elettronica è la sua capacità unica di creare paesaggi sonori. I suoi brani non sono semplici tracce da dancefloor, ma vere e proprio narrazioni emotive che parlano direttamente all’anima. Il suo approccio alla produzione è quello di un artigiano che scolpisce il suono con la precisione di un maestro orafo. Ogni elemento sonoro viene posizionato con cura millimetrica, ogni transizione è studiata per creare il massimo impatto emotivo.

Put Em High (2004)

Oggi, StoneBridge continua la sua missione artistica attraverso il suo show su Sirius XM BPM, dove il “#bpmMix” è diventato un appuntamento imperdibile. La sua voce guida gli ascoltatori attraverso selezioni musicali che raccontano non solo il presente della musica elettronica, ma anche il suo futuro. In un’epoca in cui la musica elettronica rischia di perdere la sua anima in favore di formule commerciali, StoneBridge rimane una voce autentica, un faro che illumina la strada verso una dance music più profonda e significativa.

Take Me Away (2004)

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Disco Sauro è un podcast scritto da Michele Menegon. La supervisione editoriale e musicale è a cura di Alessandro De Cillia. La voce della sigla è di Fabrizio Cerruti, quella del DiscoSauro è di Matilda, mentre la produzione e il sound design è di Michael Hammer. DISCOSAURO è un podcast realizzato in memoria del maestro Gianni De Luise.

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Autore

  • alessandro de cillia

    Alessandro De Cillia entra nell’organico di Radio Italia Network nel 1990: esordisce come tecnico del suono e presto giunge ad affiancare Mr. Marvin in qualità di programmatore musicale. Si occupa quindi della ricerca di nuovi artisti, pianifica la programmazione delle trasmissioni e cura i rapporti con le maggiori etichette discografiche (Sony, Virgin, Universal, Warner, Polygram, Emi , ….). Firma alcuni programmi che hanno fatto la storia di Italia Network. Il primo risale al 1993 ed è HIP & MUFFIN’ SHOW, incentrato sulla musica hip-hop e sul ragga muffin’, con lo pseudonimo Dj Delicious. Ma è forse il mastermix MADHOUSE il programma più rappresentativo della sua ricerca musicale. Qui Alessandro propone inizialmente una selezione mixata di House tribale per poi specializzarsi in Minimal e Intelligent Tecno. Ed è proprio la fama di MADHOUSE che lo porterà poi a lavorare come disc jockey nei migliori club della scena underground degli anni ’90 e a diventare dj-resident de La Scala, uno dei locali di riferimento per la musica di tendenza di quel tempo. Oggi Alessandro continua la sua ricerca musicale quotidianamente. Ha una ricca collezione di vinili che spaziano dalla musica Hip Hop alla Funky, dall'House alla Techno. Viene a diretto contatto con la musica in giovane età con l'elettronica ed il rock elettronico ascoltando con fascinazione i Kraftwerk ed i Rockets, successivamente si appassiona alla disco black degli anni ottanta ( S.O.S. Band , Janet Jackson , Donna Summer, e tutte le produzioni di Jimmy Jam & Terry Lewis) e soprattutto viene rapito dalla musica di Prince. Questo lo porterà ad indagare sulle origini della musica contemporanea del tempo e a scoprire il Soul di James Brown , il Funky di George Clinton e dei Parliament, per poi appassionarsi all' Hip Hop , genere che attingeva e traeva ispirazione proprio dalle radici della musica Black. Alla fine degli anni 80 si appassiona al nuovo genere musicale che sta nascendo: l'House music, prima quello melodico cantato, poi verso quello Tribale esplorando la musica Techno, sempre alla ricerca di nuove esperienze sonore. Così come era definito MadHouse: “l'evoluzione della musica” il suo programma mixato all'interno del Mastermix di Italia Network. La musica è concepita come un viaggio sonoro attraverso i vari generi che la caratterizzano, attingendo e lasciandosi influenzare da essi. Attualmente l'ascolto è indirizzato verso quegli spazi che non sono stati ancora esplorati nel passato quali la musica d'avanguardia italiana di rock progressivo , melodico disco, oltre che il genere cosiddetto “balearic”, influenzato da vari viaggi effettuati a Ibiza agli inizi del 2000.

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