Di cosa si parla nelle osterie a Udine?
Negli anni, il termine “osteria” è stato sostituito da bar, caffetteria, enoteca, champagneria… e chissà cos’altro. Ma resta sempre il punto fermo della tappa giornaliera udinese.
Cosa si consuma all’interno lo sappiamo. Dipende dai gusti. La domanda vera è: di cosa si parla?
La risposta ufficiale sarebbe: di tutto. La risposta reale? Di calcio, prima di tutto. Ovviamente dell’Udinese! Anche quando non c’è nulla da dire. Tipo a giugno, con il campionato fermo. Si discute anche di basket, ma solo tra pochi eletti con il palato fine.
Poi si passa, inevitabilmente, alla politica. Quella dei massimi sistemi, sì… ma soprattutto quella di quartiere. Quella che ti fa indignare per i cantieri infiniti, per due panchine spostate, o per un senso unico nuovo… che, diciamolo, non interessava nemmeno a Google Maps.
E poi? Arriva la rubrica di “Attualità Udinese”:
Hai visto che!?
Se non l’hai visto, tranquillo: al bar qualcuno te lo racconta. Perché noi udinesi siamo curiosi, attenti, e amiamo tenerci aggiornati, purché ci sia anche il tempo per una battuta, o un sorriso a metà tra il serio e il faceto.
Poi, naturalmente, spazio alle grandi cronache di vita vera: gite scolastiche da finanziare come startup tecnologiche, ristrutturazioni che diventano drammi esistenziali, sogni di ferie che iniziano… e finiscono con la pioggia.
Il tutto condito dalla nostra inimitabile arte di lamentarci sorridendo. Perché noi udinesi DOC lo sappiamo: la vita è dura… ma se la racconti bene, è quasi divertente.
E poi, fammi dire: lì dentro può succedere di tutto!
Tipo che entri solo per un caffè, e ti ritrovi a discutere animatamente di quanto si stava bene quando si stava peggio.
Gente che si saluta solo per cognome… anche se non si conosce.
Quello che racconta sempre la stessa storia… ma ogni volta cambia il finale.
Il vecchio che si lamenta della musica moderna…
La discussione infinita su quale sia il miglior frico della provincia.
L’amico che dice “mi fermo un minuto”… e dopo due ore è ancora lì.
Quello che ti saluta, ti offre da bere… e poi ti chiede chi sei.
L’oste che sa già cosa bevi, come lo bevi… e quando lo bevi, anche se tu hai cambiato idea.
Quello che sa tutto di tutto… anche di quello che non sa.
E l’immancabile dibattito su quando iniziano davvero le stagioni…
In questi luoghi, il tempo si piega, le conversazioni si incrociano, i confini tra amici e sconosciuti si cancellano in tre battute.
Puoi entrare con un’idea chiara… e uscire con una bottiglia da dividere e un invito a una sagra che non sapevi nemmeno esistesse.
E mentre tutto questo succede… io sono lì e penso: “Ma perché non vengo più spesso?”
Alla fine, che sia osteria, bar, caffetteria o champagneria, il concetto è sempre uno: si viene per bere qualcosa… si resta per raccontarsi tutto il resto.
È il bello di questi ritrovi: imprevedibili, sinceri, mai noiosi.
UDINESI DENTRO è un podcast originale di Michele Menegon, la voce della sigla è di Gianmarco Ceconi, la musica di Massimo Cum, la post produzione e il sound design di Michael Hammer.
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