Federica Leita: “Mi annoio facilmente e sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli”
Intensamente determinata, ha una grande profondità emotiva. Sincera, è una persona curiosa che ama le sfide.
Con straordinaria determinazione e persistenza, raggiunge i suoi obiettivi attraverso lo studio, e un impegno costante.
Leale e schiva, questa donna sprigiona una calma irrequieta, che la rende misteriosa, e affascinante.
Federica Leita, come ha scoperto che trovare soluzioni poteva essere la sua strada?
Trovare soluzioni è stato un po un’attitudine che ho sviluppato nell’arco della mia vita, perché trovavo soluzioni sia per me che per gli altri. La cosa che mi affascina di più nel trovare soluzioni e analizzare tutte le possibili variabili e non accontentarmi di arrivare alla prima soluzione possibile, ma analizzare anche punti di vista differenti che magari al primo impatto non avrei preso in considerazione.
Ogni esperienza lavorativa un ruolo diverso. Casualità o strategia?
Direi più strategia. Ho sempre avuto il pallino delle risorse umane e l’obiettivo che mi sono posta è quello di andare a esplorare questo mondo per cercare la sfaccettatura più idonea a me. Passiamo la maggior parte della nostra vita sul lavoro, la maggior parte del tempo e quindi mi sono posta come obiettivo di fare un lavoro che mi potesse rendere felice o contenta.
Legge Thriller, ama la Techno, e fa Acquagym. Cosa dobbiamo pensare di lei?
Che sono una persona con vari interessi, che si annoia facilmente e che quindi ricerca sempre nuovi stimoli. Sono tutte delle attività che mi tengono impegnata e sono solo alcune di quelle che porto avanti.
Lasciare Udine, che tipo di esperienza è stata?
Lasciare Udine è stata un’esperienza dolorosa, difficile ma fondamentale. Non sarei la persona che sono se non avessi lasciato Udine perché ho avuto l’opportunità di fare delle esperienze che mi hanno totalmente cambiato come persona sia a livello personale che professionale e mi hanno aperto le porte per quello che sono.
Dopo essere tornata, perché ha scelto la Cigierre?
Ho avuto l’occasione di fare un colloquio in Cigierre e tra virgolette, un po egoisticamente ho visto la mia opportunità. Era un’azienda in evoluzione che aveva appena implementato un ufficio risorse umane in ambito selezione e quindi ho visto la possibilità di crescere insieme all’ufficio e riuscire a fare una rapida carriera che era un po quello che stavo cercando.
Quanto valore attribuisce alla sua privacy?
La mia privacy è fondamentale in quanto sono una persona molto riservata in un mondo dove tutti cercano di apparire, di mettere le loro immagini video sui social, io cerco di rendermi invisibile.
Lei è il Manager dell’Academy Cigierre. Che significato ha nel suo percorso?
Uno dei progetti più importanti che sto portando avanti nella mia carriera professionale. È anche uno dei progetti che mi rende più orgogliosa. L’obiettivo è quello di riuscire a dare una formazione continua e costante a tutto il nostro gruppo di collaboratori, circa 5000 persone, a prescindere dalla loro mansione e dal loro livello. In più è parte del cambiamento culturale, che è anche uno dei miei obiettivi lavorativi.
Definisca queste sue relazioni. Fratello, sorella, nipote, e gatto.
Fanno tutte parti della mia vita privata e della mia famiglia. Mio fratello e mia sorella sono anche i miei migliori amici e sono delle persone che ci sono sempre. Mentre mio nipote, la new entry della famiglia è stato un po’ un tornado, però il mio obiettivo è quello di essere una buona zia in supporto sia mia sorella che il suo compagno, e molto presente con mio nipote. Infine c’è Milù che è la mia gatta persiana che vive con me da quattro anni ed è molto più di un gatto. Quasi quasi è un essere umano con la quale faccio delle profonde conversazioni.
UDINESI DENTRO è un podcast originale di Michele Menegon, la voce della sigla è di Gianmarco Ceconi, la voce sintetica di Vittorio, la musica di Massimo Cum, la post produzione e il sound design di Michael Hammer.
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