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Ode alla ZTL di Udine

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Udinesi Dentro
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Ode alla ZTL di Udine
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Ode alla ZTL di Udine

Noi, abitanti di Udine, abbiamo un mix perfetto di caratteristiche culturali, sociali e personali che riflettono esattamente la città in cui viviamo.

Non siamo friulani, sia chiaro, per buona pace di quelli veri, che mal ci sopportano e molto ci invidiano. Noi non parliamo “la lenghe,” ci mancherebbe, bensì il dialetto udinese, una sorta di parlata veneta rivisitata.

Siamo riservati, discreti e cortesi, ma teniamo sempre una certa distanza, che qui per chiarezza chiameremo diffidenza, verso lo straniero. Superata la fase iniziale, però, diventiamo molto calorosi e ospitali… almeno così dicono.

Abbiamo un forte senso di comunità e coesione sociale, che si manifesta nella partecipazione attiva alla vita cittadina, nel volontariato e nel sostegno reciproco… ma senza esagerare!

Siamo fieri della nostra storia e delle nostre radici culturali. Di Udine apprezziamo il patrimonio artistico e architettonico, amando le numerose manifestazioni che animano la città, soprattutto quando ci permettono di mostrare quanto siamo fantastici.

Poniamo grande attenzione alla qualità della vita. Udine è nota per la sua pulizia e per il rispetto degli spazi verdi. Pratichiamo e promuoviamo uno stile di vita sano e l’acquisto di prodotti locali.

La cucina, ovviamente, è sacra. Siamo convinti che i nostri piatti tradizionali siano i migliori e che la convivialità a tavola sia un pilastro della civiltà.

Vivendo vicino alle montagne e al mare, abbiamo una forte connessione con la natura. Amiamo trascorrere il tempo libero all’aria aperta, facendo escursioni, passeggiate o praticando sport.

Noi udinesi vantiamo un alto livello di istruzione superiore e universitaria. Il nostro tessuto economico è fatto di piccole e medie imprese, tutte orgogliosamente radicate nella tradizione manifatturiera e industriale.

Siamo noti per essere persone pratiche, concrete e, diciamolo, un po’ noiose. Apprezziamo l’efficienza e siamo estremamente cauti nei confronti di spese eccessive o atteggiamenti esuberanti.

Ecco, noi udinesi siamo così! Eppure, nonostante tutta questa perfezione, non riusciamo a realizzare e a far rispettare una ZTL degna di questo nome’! Come mai?


UDINESI DENTRO è un podcast originale di Michele Menegon, la voce della sigla è di Gianmarco Ceconi, la musica di Massimo Cum, la post produzione e il sound design di Michael Hammer.

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Autore

  • Se indossi una maschera che funziona, è ora di cambiarla! A 18 anni entro a far parte dello staff di una radio locale e nel 1989 sono a lavorare per RADIO ITALIA NETWORK. Ideatore del programma radiofonico techno MASTER QUICK tra il 1992 e il 1995 produco alcuni dischi: il più famoso è BARRACA DESTROY. Divento Direttore Artistico di RADIO ITALIA NETWORK nel 1996 e fui il primo in Italia a credere che la gestione e la messa in onda della radio dovessero avvenire attraverso i computer. Nel 2000 approdo alla casa discografica HIT MANIA in qualità di direttore generale lanciando il fenomeno LUNA POP. Nel 2001 ritorno alla radio e seguo lo start up del progetto RADIO LIFE GATE. Dal 2002 al 2007 mi occupo di consulenza artistica per agenzie pubblicitarie e web company e parallelamente entro nel mondo del fitness ottenendo diverse certificazioni, dal Pilates al Rowing, dallo Spinning al BOSE ecc. Dal 2008 sono Product Manager del prodotto leader nel mondo per la programmazione radio-televisiva MUSIC MASTER. Nel 2011 costruisco assieme ad Alessandro Bellicini il progetto digitale di GOLF TODAY e in seguito per le testate AMADEUS e SCI. Nel 2019 portiamo il know-how all’editore PUBLIMASTER per le testate GOLF&TURISMO e SCIARE. Nel 2021 fondiamo la 3Mind che realizza il progetto NOTIZIE GOLF che poi lascio nel 2022. Lo sport ha preso il sopravvento e sono diventato un Triathleta! Un cancro nel 2019 avrebbe potuto fermare tutto, ma grazie al reparto oncologico di Udine sono ancora qui, con il mio tumore, a raccontare un'altra storia. Obiettivi futuri? Un Iroman prima dei 60 anni e costruire una palestra radiofonica dove insegnare ai ragazzi a fare la radio libera! Lo so, sono progetti utopistici, ma bellissimi.

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