Rapito dalla LUNA udinese
Alla fine degli anni ’60 a Udine, la passione per le comunicazioni radio tra privati stava diventando diffusa. Attraverso apparecchi ricetrasmittenti, era possibile entrare in contatto con persone di diverse località del Friuli, o del mondo in base alla propagazione delle onde radio. Era un’innovazione paragonabile solo ai social network di oggi.
Mio fratello Claudio era uno di questi appassionati. Per comunicare si procurò un trasmettitore valvolare auto costruito, mentre la ricevente proveniva da una scatola di montaggio della Nuova Elettronica. Il microfono, era del registratore a bobine della Geloso di papà, e l’antenna piazzata sul tetto un dipolo assemblato. Con il nome in codice MARCONI, iniziò a trasmettere nel 1972 da uno spazio ricavato nella soffitta.
All’epoca avevo solo 6 anni, ma ero rapito dalle voci che uscivano da quel piccolo altoparlante. Mentre ascoltavo una conversazione tra CB, fui coinvolto da mio fratello a salutare i suoi amici, che mi battezzarono con il nominativo di MARCONINO.
Parlare alla radio fu un’esperienza straordinaria. In seguito, non riuscivo a smettere di pensare a quell’evento, che mi aveva catapultato nel mondo della comunicazione, e dell’interazione con persone sconosciute.
Un giorno, di nascosto da mio fratello, mi recai in soffitta e accesi la radio trasmittente, cercando il canale da cui provenivano le voci che tanto mi affascinavano. In particolare ero rapito da una. Il suo nominativo in codice era LUNA. La sua voce era calda, avvolgente, e ascoltarla, ti faceva stare bene.
Eccola, è lei! È LUNA!
Esclamai quando intercettai la frequenza da cui stava parlando.
Preso dalla voglia di partecipare alla conversazione, chiesi immediatamente di entrare:
Break sono Marconìno, Break sono Marconìno.
Poi venne il mio turno. Salutai, ringraziai… e poi? E poi non avevo più niente da dire. Dopo di me, intervenne LUNA. Aveva già capito tutto e mi parlò in modo diretto, come farebbe una madre, per spiegare al proprio figlio l’errore commesso.
Mi disse:
Prima di chiedere di entrare in una discussione, è necessario ascoltare. Facendolo, avresti conosciuto chi faceva parte della conversazione, ti sarebbe stato noto l’argomento di cui si stava discutendo, e solo così, avresti potuto valutare l’opportunità del tuo contributo.
L’analisi di LUNA fu semplice, diretta, che anche un bambino come me capì immediatamente. Ma la reazione fu diversa. Presi paura, spensi la ricetrasmittente, e scappai dalla soffitta.
Qualche tempo dopo, conobbi personalmente LUNA. Quando mi vide, mi fece un grande sorriso, e mi disse:
È un piacere conoscere Marconino.
In quell’istante, tutte le mie paure di bambino svanirono. Non riuscii mai a dirle grazie per l’insegnamento che mi diede, ed è per questo, che dedico il podcast, a quella voce udinese che mi rapì, grazie alle onde radio.
73 51 a tutti!
UDINESI DENTRO è un podcast originale di Michele Menegon, la voce della sigla è di Gianmarco Ceconi, la voce sintetica di Vittorio, la musica di Massimo Cum, la post produzione e il sound design di Michael Hammer.
Contributi della puntata Rapito dalla LUNA udinese:
- Flavio Oreglio, il poeta Catartico di Zelig
- Sigla di Quark
- Documentario “I Radioamatori”
- Matia Bazar – Ti sento
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