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RIGOJANCI – La torta al cioccolato più amata a Budapest e a Trieste

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RIGOJANCI – La torta al cioccolato più amata a Budapest e a Trieste
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RIGOJANCI – La torta al cioccolato più amata a Budapest e a Trieste

Se al giorno d’oggi il gossip corre veloce negli anfratti del web, cosicché tutti sanno tutto in tempo reale e talvolta anche prima che accada, la pratica del pettegolezzo era diffusa già nell’antica Roma perché gli scandali hanno sempre esercitato un indubbio fascino.

In questa storia d’amore e cioccolato, gli ingredienti dello scandalo ci sono tutti.

Clara Ward era un’ereditiera americana, figlia disinvolta di un magnate considerato l’uomo più ricco del Michigan. Ricca, ricchissima ma non di sangue nobile. La nostra rampolla quindi pensò bene di emanciparsi andando in sposa a Marie Joseph Anatole Pierre Alphonse de Riquet, decimo Principe di Caraman-Chimay, cugino del re del Belgio. Non esattamente un adone, di vent’anni più anziano della sposa, povero in canna ma con un’altissima percentuale di sangue blu nelle vene. Un matrimonio di cui si parlò a lungo nei salotti buoni, anche se il bello doveva ancora venire.

Ed eccolo, il bello: si chiamava Rigò Jancsi, era uno zingaro e suonava il violino per vivere.

Siamo a Parigi, verso la fine del 1800 e mentre i fratelli Lumiere inventano il cinema, la principessa e il principe di Chimay si dedicano alla bella vita. Vivono in albergo e frequentano i locali più chic.

Fu così che in una sera d’estate, in uno dei più eleganti ristoranti di Parigi, mentre stava suonando il violino per allietare gli ospiti, l’occhio vellutato di Rigò Jancsi incontra lo sguardo languido dell’americana: coup de foudre! Lei, la nostra Clara Ward, si toglie dal dito indice l’anello di fidanzamento, lo appoggia sul tavolo dove stava cenando assieme al marito ed esce dal ristorante sotto il braccio del violista. Scandalo! La stampa dell’epoca impazzisce e inizia a seguire la coppia ovunque. Divorzio immediato dal principe di Chimay e nuovo matrimonio con il violinista.

In America però si innervosiscono non poco e tagliano i viveri alla rampolla.

Nessun problema: per guadagnarsi da vivere la coppia inizia ad esibirsi nei locali di mezza Europa, lui suona mentre lei balla in abiti succinti. La stampa impazzisce di nuovo.

Rigò, che in fondo era un romantico, temendo che l’incostante e frivola moglie potesse lasciarlo, con l’aiuto di un amico pasticcere crea per lei un dolce godurioso, un tripudio di cioccolato di cui Clara era particolarmente ghiotta.

Ma, ironia della sorte, nemmeno il dolce tributo d’amore basterà a tenere legata Clara a Rigò. Lei lo lascerà infatti per un elettricista di Padova, città dove anche morirà nel 1916.

La torta Rigojancsi però, sopravviverà ad entrambi ed anche al loro amore.

Si tratta di una torta formata da due strati di pan di spagna al cioccolato, farcita con una ganache al cioccolato e ricoperta da una glassa sempre al cioccolato.

In Ungheria, terra natale di Rigò, tutt’oggi ne vengono sfornate oltre 30.000 all’anno. Ma la torta Rigojancsi è molto amata anche a Trieste, dove i due scandalosi amanti trascorsero un periodo del loro folle amore.

Se vi capita di andare a Budapest o semplicemente a Trieste, provate ad ordinarla in uno dei tanti caffè storici, è un dolce pieno di storia e sentimento.


Le storie di cucina sono infinite, così come i suoi protagonisti. Manca il Sale, è un podcast originale di Annalisa Sandri. La voce della sigla è di Vittorio, la produzione e il sound design di Michael Hammer. Tutte le puntate di MANCA IL SALE, le puoi ascoltare su udinepodcast.it.

MANCA IL SALE lo puoi ascoltare su Amazon Music, Spotify, YouTube Music e Apple Podcast.

Autore

  • Mi chiamo Annalisa e amo cucinare. Se è vero che è l’amore a far girare il mondo, nel mio caso è stato per amore che ho imparato a spadellare ed è per amore e con amore che spadello ogni giorno. Devo ringraziare chi, proprio con amore (e con tanta pazienza!), assaggia le mie preparazioni, elogiando o criticando a seconda del risultato. Ed è la stessa persona che mi ha spinta a creare questo blog! Confesso che non ero in grado di cucinare nemmeno una pastasciutta (il risultato era una di queste opzioni: o scotta, o cruda, o insipida o… una salina!) e mi sono avvicinata ad un mondo di sapori, profumi e colori che mi ha conquistata. Ho iniziato da “grande”, frequentando nel 2003 un “corso base” di cucina, e da allora non mi sono più fermata. Ho frequentato decine di corsi di cucina… imparando a preparare un’infinità di piatti. Devo dire che tutto ciò che è “culinaria” mi affascina: libri e film sull’argomento, ristoranti e trattorie, preparati e composti, vini e pozioni… qualsiasi cosa purché entri nel mio mondo preferito. Non mi considero una cuoca, né ho velleità di esserlo! Prendo spunti, rielaboro, riassemblo e… quando cucino non mi accorgo del tempo che passa, non ho più pensieri né preoccupazioni, perché lo stare davanti ai fornelli è per me totale e puro relax!

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