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Talpa: “Io ho un patto narrativo con me stesso”!

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Udinesi Dentro
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Talpa: "Io ho un patto narrativo con me stesso"!
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Talpa: “Io ho un patto narrativo con me stesso”!

Audace e carismatico, affronta la vita con entusiasmo e ambizione. Spirito libero, ama esplorare nuovi orizzonti con sicurezza e passione. La sua energia contagiosa ispira chi lo circonda, mentre il suo coraggio lo spinge sempre oltre i limiti. In continua ricerca di stimoli che arricchiscano il suo mondo e diano significato al suo percorso, vive con intensità ogni sfida e opportunità.

Talpa, lei esiste veramente o è un supereroe dei fumetti?

Allora guardi, è un dubbio che assale anche a me ogni tanto. Devo dire che esistere mi piace abbastanza, principalmente perché non esistere comporterebbe una serie di giornate piuttosto noiose. Se invece dovessi essere solamente un personaggio dei fumetti, la mia unica seccatura sarebbe quella di avere che fare con problemi normali che hanno tutti, tipo: si è mai visto un personaggio dei fumetti che va in banca a contrattare un mutuo. No, sarebbe triste la cosa.

Perché definisce “espressione creativa” i suoi post deliranti su Facebook?

Espressione creativa io la identifico con la mimica facciale che viene fuori alle persone che leggono le cose deliranti che io scrivo sui social network. Si chiama proprio espressione creativa.

Sono davvero tutti fratelli i Lugosi di Radio Onde Furlane?

I fratelli Lugosi sono tutti i fratelli, proprio ufficialmente, probabilmente tutti fratelli, è una famiglia allargata e la cosa bella è che per far parte della famiglia basta varcare la soglia di Radio Onde Furlane. L’unica cosa che conta è l’amore, è demolire alla base lo status quo. Praticamente siamo LGBTQ+ prima che andasse di moda e prima che Donald Trump demolisse questa cosa qua.

La narrazione di ciò che la circonda: è un atto spontaneo o un processo elaborato?

È un atto spontaneo perché viene automaticamente. L’elaborazione deriva dal fatto che viene messa nero su bianco. C’è un patto narrativo con me stesso, nel senso che qualsiasi cosa io scriva non deve essere mai corretta, deve essere un flusso di coscienza continua. L’unica cosa che è: vado a correggere i refusi quando li becco. Se non li becco, rimane l’errore e festa finita.

Dove la sta portando la sua pigrizia morale?

In un posto meraviglioso. Mi sta portando nel nirvana, all’illuminazione. Finirà il mio ciclo di morte e rinascita e reincarnazione. Io diventerò illuminato, diventerò il Buddha. La cosa mi piace perché principalmente mi piace l’idea che un domani io possa essere interpretato da Keanu Reeves come ne è il piccolo Buddha.

Sesso, droga e rock & roll: è ancora un dogma fondamentale?

È fondamentale. L’unica cosa è: bisogna allenare il fisico e la mente per poter reggere il sesso, droga e rock’n’roll. Se no si fan delle figure barbine.

Resistere “agli urti della vita”, l’ha reso un uomo migliore?

Sinceramente non lo so se mi ha reso un uomo migliore resistere agli urti della vita. Di certo è che mi ha reso molto simile ai pupazzi per i crash test. È presente i crash test dummies? Come il gruppo degli anni ’90, quelli che cantavano… Allora, empatizzo col sindacato dei crash test dummies. Non so se questa cosa mi rende un uomo migliore. Sicuramente un uomo più consapevole della difficoltà lavorativa dei pupazzi per i crash test, questo sì.

Il gioco di sponda: è il segreto del suo successo?

È bello definire il mio successo, però il gioco di Sponda è fondamentale, ne ho fatto la mia ragione di vita. Io prendo qualsiasi cosa di Sponda, come se la vita fosse un biliardo e io un giocatore con la stecca in mano. D’altronde c’era una… Adesso finisco con la citazione perché è sempre molto bella, c’è una citazione di John Fante che dice: Esiste la strada ed esiste il deragliamento. Inevitabile quantunque. Oh, l’ha detto John Fante, mica l’ultimo degli stronzi.


UDINESI DENTRO è un podcast originale di Michele Menegon, la voce della sigla è di Gianmarco Ceconi, la musica di Massimo Cum, la post produzione e il sound design di Michael Hammer.

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Autore

  • Michele Menegon

    Se indossi una maschera che funziona, è ora di cambiarla! A 18 anni entro a far parte dello staff di una radio locale e nel 1989 approdo a Radio Italia Network. Ideatore del programma radiofonico techno Master Quick, tra il 1992 e il 1995 produco alcuni dischi, il più famoso dei quali è Barraca Destroy. Nel 1996 divento Direttore Artistico di Radio Italia Network e sono il primo in Italia a credere che la gestione e la messa in onda della radio dovessero passare attraverso i computer. Nel 2000 entro nella casa discografica Hit Mania come Direttore Generale, lanciando il fenomeno Lùnapop. Nel 2001 torno alla radio per seguire lo start-up del progetto Radio LifeGate. Dal 2002 al 2007 mi occupo di consulenza artistica per agenzie pubblicitarie e web company, e in parallelo entro nel mondo del fitness, ottenendo diverse certificazioni: dal Pilates al Rowing, dallo Spinning al Bose ecc. Dal 2008 sono Product Manager di Music Master, il software leader mondiale per la programmazione radio-televisiva. Nel 2011 costruisco con Alessandro Bellicini il progetto digitale di Golf Today, seguito poi dalle testate Amadeus e Sci. Nel 2019 portiamo il know-how all’editore Publimaster per le testate Golf & Turismo e Sciare. Nel 2021 fondiamo 3Mind, con cui nasce il progetto Notizie Golf, che lascio nel 2022. Nel 2023 lancio il progetto Udine Podcast, con l’obiettivo di produrre podcast realizzati da udinesi. Il primo è Udinesi Dentro, ma oggi la piattaforma ospita anche: Manca il Sale di Annalisa Sandri I racconti di So e Nanà di Nicoletta Agosto DiscoSauro di Alessandro De Cillia Radici in Stoffa di Silvia Cacitti Spazio Comune, realizzato per l’azienda Chiurlo. Lo sport ha preso il sopravvento e sono diventato un triathleta. Un cancro, nel 2019, avrebbe potuto fermare tutto, ma grazie al reparto di oncologia di Udine sono ancora qui — con il mio tumore — a raccontare un’altra storia. Obiettivi futuri? Completare un Ironman prima dei 60 anni e costruire una palestra radiofonica dove insegnare ai ragazzi a fare radio libera! Lo so, sono progetti utopici. Ma bellissimi.

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