Tiramisù: Una storia friulana

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Manca il Sale
Tiramisù: Una storia friulana
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Tiramisù

Siamo agli inizi degli anni ‘50 in Carnia, per l’esattezza a Tolmezzo dove sulla piazza centrale della città, Beppino Del Fabbro e sua moglie Norma gestivano l’Albergo Ristorante Roma.

Allora non c’era l’autostrada e molto del traffico dal Nordeuropa passava per il passo di Monte Croce Carnico, attraversava Tolmezzo per quindi dirigersi verso Trieste o Venezia.

Al Roma il fogolar era sempre acceso e il ristorante gremito di persone, siamo negli anni del dopoguerra, della rinascita e del boom economico.

Norma Pielli era una cuoca eccellente e amava molto le ricette contenute nel libro di Pellegrino Artusi “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”. Tra le tante ricette, proponeva spesso nel suo ristorante il “Dolce Torino” un dolce a base di savoiardi, marsala, uova e crema di burro.

Ed ecco la geniale variazione sul tema! La signora Norma decise di sostituire il burro, a suo parere un po’ troppo pesante con dell’ottimo mascarpone che arrivava fresco fresco a Tolmezzo grazie ai fratelli Astori, formaggiai di origine lombarda.

Il dolce, inizialmente chiamato “Trancia al mascarpone” ebbe un successo pazzesco!

Le persone arrivavano  da lontano per assaggiarlo e fu grazie ad un cliente triestino, fermatosi al Roma dopo una giornata sugli sci, che venne chiamato “Tiramisù” divenendo con questo nome uno dei dolci italiani più conosciuti al mondo.


La ricetta di questa puntata, la trovi con ingredienti, dosaggi, e passaggi, sul blog: mancailsale.it. Manca il Sale, è un podcast originale di Annalisa Sandri. La voce della sigla è di Vittorio, la produzione e il sound design di Michael Hammer. Tutte le puntate di MANCA IL SALE, le puoi ascoltare su udinepodcast.it.

MANCA IL SALE lo puoi ascoltare su Amazon Music, Spotify, Google Podcast e Apple Podcast.

Autore

  • Mi chiamo Annalisa e amo cucinare. Se è vero che è l’amore a far girare il mondo, nel mio caso è stato per amore che ho imparato a spadellare ed è per amore e con amore che spadello ogni giorno. Devo ringraziare chi, proprio con amore (e con tanta pazienza!), assaggia le mie preparazioni, elogiando o criticando a seconda del risultato. Ed è la stessa persona che mi ha spinta a creare questo blog! Confesso che non ero in grado di cucinare nemmeno una pastasciutta (il risultato era una di queste opzioni: o scotta, o cruda, o insipida o… una salina!) e mi sono avvicinata ad un mondo di sapori, profumi e colori che mi ha conquistata. Ho iniziato da “grande”, frequentando nel 2003 un “corso base” di cucina, e da allora non mi sono più fermata. Ho frequentato decine di corsi di cucina… imparando a preparare un’infinità di piatti. Devo dire che tutto ciò che è “culinaria” mi affascina: libri e film sull’argomento, ristoranti e trattorie, preparati e composti, vini e pozioni… qualsiasi cosa purché entri nel mio mondo preferito. Non mi considero una cuoca, né ho velleità di esserlo! Prendo spunti, rielaboro, riassemblo e… quando cucino non mi accorgo del tempo che passa, non ho più pensieri né preoccupazioni, perché lo stare davanti ai fornelli è per me totale e puro relax!

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