Udinesi Dentro nasce insieme alla piattaforma udinepodcast.it. Qui la domanda sorge spontanea: nasce prima l’uovo o la gallina? Nel mio caso, nascono assieme.
Dopo aver lasciato notiziegolf.it, un progetto nel quale mi sono impegnato per 12 anni, sentivo la necessità di restituire a Udine quello che questa città mi aveva dato durante il mio percorso di crescita e successo, sia lavorativo che personale.
È una città dalla quale sono fuggito per crescere, ma nella quale sono tornato per vivere e costruire la mia vita, o come si dice oggi, la mia legacy.
Nel mondo della comunicazione, i podcast rappresentano l’ultima frontiera. E dopo 30 anni di esperienza in radio, web e televisione, mi sembrava una nuova, interessante sfida da affrontare.
Serviva un’idea! Volevo raccontare Udine e spesso mi tornava in mente la frase di Gesù: “Nessuno è profeta nella propria patria”, che indica come, spesso, le persone straordinarie non siano apprezzate da chi le conosce da vicino.
Eureka! Il podcast avrebbe raccontato Udine attraverso gli Udinesi e si sarebbe chiamato Udinesi Dentro! Un mix di mie riflessioni sulla città e interviste a persone della comunità udinese.
A questo punto, la sfida era: quale format proporre? Chi avrebbe prestato la voce al progetto? (Sì, perché la mia voce non mi piace!) Come selezionare gli ospiti? E poi le sigle, le collaborazioni, la distribuzione del podcast… insomma, c’era tanto da fare.
Partiamo dalla fine: come distribuire il podcast Udinesi Dentro? Esistono diverse modalità, e qui trovi un post che spiega le varie opzioni. Ma il mio principio è sempre stato chiaro: “Crea un prodotto, pubblicalo sulla tua piattaforma e poi diffondilo ovunque tramite RSS Feed.”
Avevo bisogno di una piattaforma per pubblicare Udinesi Dentro, ma come chiamarla? Preso dall’entusiasmo, ho deciso di creare una piattaforma per ospitare non solo il mio podcast, ma anche tanti altri, con una regola precisa: il 51% del team di produzione doveva essere udinese. Così è nato udinepodcast.it, un progetto verticale che mi rispecchia pienamente.
Torniamo a Udinesi Dentro. Qual era il format giusto da proporre? Negli anni ’90 facevo il DJ sotto lo pseudonimo di Michael Hammer e il mio successo lo devo al programma radiofonico Master Quick su Radio Italia Network, dove proponevo 5 dischi in 5 minuti. Se quel format era innovativo allora, oggi lo trovo ancora estremamente attuale. Ecco perché anche Udinesi Dentro doveva avere una durata complessiva non superiore ai 5 minuti.
In tutti questi anni di radio non ho mai fatto lo speaker, poiché non considero la mia voce all’altezza. Perciò, nel primo anno, ho scelto la voce sintetica di Vittorio. Successivamente, un nuovo software mi ha permesso di sintetizzare la mia voce, rendendola quasi accettabile alle mie orecchie.
Poi ho dovuto pensare alle sigle e alle basi musicali. Per la sigla, ho scelto il suono della sirena di un transatlantico: una sorta di sveglia che annuncia l’arrivo di qualcosa di nuovo. Per le basi musicali, ho coinvolto il mio amico Massimo Cum, mentre la voce delle sigle non poteva essere altra che quella di Gianmarco Ceconi, con cui ho condiviso straordinari progetti adolescenziali e professionali.
Il contenuto. Quando non c’è un ospite, il tono delle puntate è ironico e sarcastico, ma mai offensivo, con citazioni ed effetti sonori che enfatizzano i punti trattati. Per la scelta degli ospiti, mi sono imposto una regola: “innamorarmi” di ogni ospite. Solo così, con occhi pieni di autentico interesse, sono in grado di fare domande non banali e stimolanti, per incuriosire gli ascoltatori.
Prima dell’intervista, organizzo sempre un pre-incontro per approfondire la conoscenza dell’ospite, captando aspetti che non si trovano con una semplice ricerca su internet. Questo aiuta a smorzare la naturale tensione tra intervistatore e intervistato. Lascio sempre che l’ospite scelga il luogo del primo incontro, un dettaglio importante per stabilire un rapporto di fiducia.
Il podcast Udinesi Dentro si apre sempre con una mia breve descrizione emozionale dell’ospite (20-30 secondi). Segue poi una serie di 8 domande. Perché proprio otto? Perché è il simbolo dell’infinito!
Udinesi Dentro è un podcast settimanale, pubblicato alla mezzanotte del sabato. Perché il sabato? Beh, facevo il DJ, un po’ di voglia di festa mi è rimasta.
In studio utilizzo un microfono RODE NT-USB, mentre per le interviste in luoghi diversi mi affido ai RODE Wireless GO II. Per il montaggio, uso Adobe Audition.
Come detto, udinepodcast.it è la piattaforma su cui pubblico Udinesi Dentro. Da lì, tramite RSS Feed, il podcast viene distribuito su piattaforme come Spotify, Apple Podcasts, YouTube Music e Amazon Music. A differenza della maggior parte dei podcast, i miei non sono scaricabili. Perché? Con una durata di soli 5 minuti e le attuali tariffe telefoniche, non vedo più il download come una necessità per i podcast, e questo impedisce anche che il mio contenuto venga manipolato.
Ogni episodio è accompagnato dalla trascrizione completa, da una foto dell’ospite e da eventuali link che l’ospite desidera includere.
Per la promozione, mi occupo con attenzione del SEO del sito e delle singole puntate di Udinesi Dentro. Le puntate vengono automaticamente pubblicate sul canale Telegram di UdinePodcast e manualmente sul mio profilo LinkedIn. Una volta pubblicato, invio all’ospite il link e l’immagine dell’episodio, che può condividere sui propri canali social o web.
Con Udinesi Dentro, ho voluto creare qualcosa di più di un semplice podcast: un progetto che celebra la mia città attraverso le storie delle persone che la vivono e la amano, proprio come me. Questo viaggio non è solo mio, ma è condiviso con ogni ospite e ascoltatore che, puntata dopo puntata, si riconosce nei racconti, nelle emozioni e nelle esperienze narrate.
La creazione di un podcast è un processo che richiede passione, dedizione e tanta attenzione ai dettagli. Con udinepodcast.it, ho messo a disposizione un’intera piattaforma per dare voce non solo a Udinesi Dentro, ma anche ad altre idee che attendono solo di essere raccontate. E chissà, forse anche tu che leggi potresti un giorno trovare ispirazione per il tuo progetto, facendoti guidare dalla passione per la tua città o per le storie che desideri condividere.
In ogni caso, il viaggio continua, e non vedo l’ora di scoprire dove ci porterà.