I dubbi di So

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So e Nanà
So e Nanà
I dubbi di So
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Sistemarono casa velocemente, e si diressero allo studio artistico.

Un mese non era molto tempo per realizzare una personale.

Nanà si accorse subito che So era pensieroso.

“Sei preoccupato di non riuscire a realizzare tutto il lavoro, in così poco tempo?”.

Domandò Nanà sistemando l’altalena da viaggio fuori dalla porta del laboratorio.

“Non sono tanto agitato per il tempo a disposizione, mi preoccupa di più essere compreso dagli animali del Bosco, vorrei fare un lavoro che piacesse a tutti, vorrei dipingere l’arte che loro desiderano” rispose il piccolo riccio scuotendo il musetto.

“Io non saprei dire che arte desidero, non so nulla di quadri, è un mondo che sto imparando a conoscere grazie a te.

Se ti fa piacere però, posso raccontarti cos’è il Bosco per noi selvatici. Ricordi che sono stata trovata, dopo una terribile tempesta? Posso parlarti di cosa sia per me, questo luogo che mi ha accolto.

È una grande famiglia dove può capitare, di litigare o di non essere in accordo, ma c’è un patto tra animali selvatici, ci si deve sempre difendere da nemici esterni.

Un po’ di tempo fa, arrivò un branco di lupi, era una cosa insolita che questa specie, scegliesse un ambiente così poco adatto alla propria natura. In tutto erano cinque, litigavano con tutti e spesso anche tra di loro, soprattutto i fratelli più adulti, avevano preso di mira gli animali più indifesi facendoli brutti scherzi o cercando di intimidirli.

Vio la talpa, e i fratelli Troc sono state le vittime prescelte. Tutto il Bosco si coalizzò per difendere gli animali che subivano i soprusi di quei canidi, i lupi possono essere animali minacciosi, ma ci siamo schierati tutti, non sono stati lasciati da soli, nessuno ha girato il musetto dall’altra parte.

Quello che vorrei dirti, è che se tu diventassi un membro della comunità Pineta, verrai sempre protetto, il Bosco non ti abbandonerà mai, io non sarò la tua sola alleata, ma un’intera comunità di selvatici se avessi bisogno, correrebbe ad aiutarti.”

So era rimasto colpito da quelle parole, voleva con tutto il cuore far parte di una collettività che non lasciasse indietro nessuno, pensava che sarebbe stato un grande onore essere accolto dagli animali di Pineta.

Ripensò all’atmosfera respirata ieri sera con i due amici, semplicemente tre creature molto diverse che condividevano del cibo e delle risate. Avrebbe voluto riprodurre quell’atmosfera nel suo quadro.

Pensò che invece di realizzare tanti quadri avrebbe preferito farne, uno grandissimo. Avrebbero dovuto rimanere tutti a bocca aperta.

“Nanà, ho capito cosa devo fare, le tue parole sono state illuminanti” disse abbracciando forte fortissimo, la gufetta.

“Ho tutto in mente, sarà un quadro enorme, cinque metri per due. Una natura morta, ho tutto nella testa, devo subito fare un bozzetto.”

Era eccitato, emozionato, non vedeva loro di mettersi al lavoro.

“Puoi aiutarmi a reperire il materiale che mi serve per creare la tela?”

“Certo, fammi una lista dettagliata di ciò che ti serve, cercherò di trovare tutto nel minor tempo possibile” rispose Nanà felice di essere d’aiuto al suo amico.


I racconti del riccio So e della gufetta Nanà, è un testo originale di Nicoletta Agosto, la voce narrante è di Renata Bertolas, la produzione e il sound design sono di Michael Hammer.

I racconti del RICCIO SO e della GUFETTA NANA’ li ascolti sulle piattaforme Amazon Music, Spotify, Google Podcast e Apple Podcast

Autore

  • Da bambina voleva diventare una pianista, una trapezista del circo o una Charlie’s Angels... Crescendo le idee sono cambiate tuttavia, sono rimaste sempre confuse. Durante questa lunga ricerca di senso su quale fosse esattamente il suo ruolo nel mondo, ha viaggiato molto, studiato filosofia ed imparato ad amare l’arte. Abita a Udine insieme al marito, alla figlia e al gatto Ortensia.

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Episodio 12