
La preghiera ribelle udinese
Oggi voglio parlarti di regole ! Quelle che a Udine ci sono, ma valgono solo finché non ti serve infrangerle!
Tu davanti a una regola, non ti ribelli, no. La studi, la osservi. la analizzi; E poi fa il contrario, ma con discrezione.
Oggi voglio parlarti di questa cosa assurda che è il vivere civile tra semafori, compostatori, e silenzi carichi di giudizio.
Le regole esistono per non farci scannare. Se ci pensi, è un patto tra le persone. Semplice! Ma poi succede che le regole diventano troppe. O fatte male. O fatte da gente che non capisce un tubo della tua vita quotidiana.
Soffriamo della psicologia del disobbediente! Tu odi le regole non perché sei ribelle, ma perché sei umano. Ti dicono “non toccare”, ma tu: tocchi.
Il tuo cervello è programmato per cercare scorciatoie. E appena una regola ti sembra stupida o ingiusta, la salti. O la aggiri. O la interpreti. Come facciamo tutti, del resto!
E poi, ci sono le regole udinesi. Non scritte. Invisibili. Ma guai a non seguirle. Se incontri qualcuno che conosci in centro: non salutarlo subito. Non mostrare mai troppo entusiasmo, e se ti chiedono “Come va?”, rispondi sempre: “Si tira avanti.”
Infine, ci sono quelle regole che tu infrangi ogni giorno! Tipo quando salti la fila in modo fraudolento, o quando porti il cane a fare i bisogni e fai finta di non vedere, oppure quando butti la carta nel secco, tanto … che sarà mai!
Ecco, per te ho creato questa preghiera.
Udinese mio, che nasci col senso civico incorporato e lo dimentichi appena trovi parcheggio in seconda fila. Concedici oggi il rispetto del semaforo, la pazienza nella rotonda, e la forza di non rispondere: “ma lo fanno tutti”. Liberaci dai saltatori della fila, dalle urla al bar sport, e da chi in bici va contromano con lo sguardo fiero. Donaci il coraggio di dire: “Scusa, questa è una cazzata”, quando una regola è scritta male, e insegnaci, Signore del buonsenso, a non condividere indignazione sui Social se poi siamo i primi a peccare. Aiutaci a ricordare che vivere insieme è già difficile, ma senza regole, diventa come cercare un taxi a Udine alle due del mattino: un miracolo.
E ricorda Udinese mio; Non si vive bene in una città perfetta, ma in una dove tutti ci provano.
Amen! Ora vai, e infrangi solo quello che non fa male a nessuno.
UDINESI DENTRO è un podcast originale di Michele Menegon, la voce della sigla è di Gianmarco Ceconi, la musica di Massimo Cum, la post produzione e il sound design di Michael Hammer.
Musiche Utilizzate all’interno del posdcast:
Giorgio Gaber – La libertà
Frankie Hi NRG MC – Quelli Che Benpensano
Ludovica Burtone – O ce biel ciscjel a Udin
Pink Floyd – Another Brick In The Wall, Part Two
Antonio Vivaldi – Gloria Gloria in excelsis Deo
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