A Udine, nella città dove si vive meglio, la povertà sta di fronte a te!
Pensi sempre che sia l’homeless a incarnare la figura del povero, oppure quella del mendicante.
Credi che la povertà sia nelle immàgini che provengono dai paesi del sud del mondo, in quegli spot che ti invitano a donare 10 euro al mese.
Ti è capitato di ascoltare persone convinte che i poveri non esistono, e poi, vai al supermercato a fare la spesa, e capisci che la povertà, sta di fronte a te.
Per fare la spesa scelgo la domenica pomeriggio. Ci sono molte ragioni, ma la principale è che c’è meno gente. Prima di entrare indosso le mie cuffie per isolarmi completamente dal mondo circostante, ascoltando a tutto volume la mia musica preferita.
Tra le corsie vuote, incontro comunque altre persone, che forse per le mie stesse ragioni, sono lì alle tre del pomeriggio a riempire i loro carrelli.
C’è la single che acquista solo prodotti Bio, la coppia che acquista solo i prodotti in offerta, quelli che la spesa è solo il bancone della gastronomia, o i ragazzi che sono venuti qui a prendersi una bibita, perché al bar costa troppo.
Senza motivo mi colpisce una famiglia composta da padre, madre, figlio adolescente e figlia piccola seduta nel carrello. Li incrocio nella sezione dei giocattoli, dove ai bambini, vengono esauditi due desideri. Un’automobile per lui, e dei colori per lei.
La mia spesa si è conclusa, ed è arrivato il momento di andare in cassa. Li incrocio nuovamente, e per gentilezza, li faccio passare davanti.
La cassiera scorre i prodotti della famiglia sullo scanner, ma al momento del totale si presenta un problema. Il conto supera il budget presente nella loro carta. La mamma comincia a selezionare le cose da togliere, e le prime due sono i regali fatti ai bambini.
La gentile cassiera, a un certo punto, la ferma e le dice che quanto ha tolto è sufficiente. I bambini rimangono in silenzio, senza lamentarsi. La mamma ringrazia la cassiera, assieme al papà imballa la spesa, e se ne va con la sua famiglia.
Io, dietro di loro, mi ero fatto piccolo piccolo. Avevo abbassato lo sguardo per la vergogna e la rabbia che provavo. Avrei voluto fare qualcosa, ma la mia mente era offuscata da pensieri senza senso. Con calma ho imbustato i miei acquisti, ho pagato e me ne sono andato, ringraziando il destino per avermi mostrato una realtà, che spesso preferiamo ignorare.
UDINESI DENTRO è un podcast originale di Michele Menegon, la voce della sigla è di Gianmarco Ceconi, la voce sintetica di Vittorio, la musica di Massimo Cum, la post produzione e il sound design di Michael Hammer.
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