Il posto giusto per Carlo Sgorlon

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Udinesi Dentro
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Il posto giusto per Carlo Sgorlon
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La statua di Carlo Sgorlon, è stata realizzata dall’artista Calogero Condello, vincitore del concorso ideato e promosso dall’amministrazione comunale.

Contributo: Film Don Camillo e Peppone: La casa del popolo.

Situata di fronte alla biblioteca civica, è stata subito oggetto di vandalismo.

Contributo: Telegiornale FVG ore 19.00 del 20 novembre 2022 – Telefriuli

Le statue, hanno molti significati.

Chi le commissiona, ha il desiderio di lasciare una traccia di se e del suo pensiero. Per chi la realizza è di dimostrare la sua abilità artistica. Per gli eredi dello “statuato”, di vedere riconosciuto il valore del proprio avo.

E poi ci sono loro: i vandali. A loro le statue, come quella di Carlo Sgorlon, servono solo come una provocazione. I giornali lo raccontano come un gesto politico o culturale, ma chi “vandala”, non conosce neppure il personaggio rappresentato. Il vandalo, è solo interessato alla visibilità della statua.

Ora! Immagina il BRAIN STORM dal quale è uscita l’idea geniale sulla sua ubicazione. Si è alzato uno e ha detto: La statua deve essere messa davanti alla biblioteca di Udine. E’ scattato l’applauso per l’immensa intuizione. Fu chiaro quindi dove piantare il seme della cultura friulana/udinese.

Contributo: Film Roma Ieri Oggi di Totò: La truffa del vespasiano.

Immediatamente è arrivato il “graffettaro” con lo spray, che ha impreziosito con il colore viola la statua. Più tardi, del cibo è finito sulla testa dello scrittore. Credo che in futuro tanti altri casi si aggiungeranno, con buona pace di tutte le telecamere di sorveglianza installate, o installabili.

Quindi la domanda è? Corretta la posizione della statua? Come sempre, la storia, non ci insegna mai nulla. Basterebbe andare in giro per capire, che se non vuoi avere problemi con le statue, hai due opzioni. La prima, è posizionarle in alto. Prova a immaginare cosa succederebbe se Ercole e Caco, fossero al posto di quella di Sgorlon.

La seconda, è installarla in luoghi meno appetibili, ad artisti dello spray e ubriachi a spasso per il centro, come quella del poeta Emilio Girardini.

Carlo Sgorlon, meritava un posto migliore. Invece, rimarrà per sempre vittima della vanità di chi l’ha voluta posizionare lì, e dei vandali, che vorranno lasciare lì, il loro inutile segno.

Udinesi Dentro finisce qui! Ti aspetto al prossimo episodio.


UDINESI DENTRO è un podcast originale di Michele Menegon, la voce della sigla è di Gianmarco Ceconi, la voce sintetica di Vittorio, la musica di Massimo Cum, la post produzione e il sound design di Michael Hammer.

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Autore

  • Se indossi una maschera che funziona, è ora di cambiarla! A 18 anni entro a far parte dello staff di una radio locale e nel 1989 sono a lavorare per RADIO ITALIA NETWORK. Ideatore del programma radiofonico techno MASTER QUICK tra il 1992 e il 1995 produco alcuni dischi: il più famoso è BARRACA DESTROY. Divento Direttore Artistico di RADIO ITALIA NETWORK nel 1996 e fui il primo in Italia a credere che la gestione e la messa in onda della radio dovessero avvenire attraverso i computer. Nel 2000 approdo alla casa discografica HIT MANIA in qualità di direttore generale lanciando il fenomeno LUNA POP. Nel 2001 ritorno alla radio e seguo lo start up del progetto RADIO LIFE GATE. Dal 2002 al 2007 mi occupo di consulenza artistica per agenzie pubblicitarie e web company e parallelamente entro nel mondo del fitness ottenendo diverse certificazioni, dal Pilates al Rowing, dallo Spinning al BOSE ecc. Dal 2008 sono Product Manager del prodotto leader nel mondo per la programmazione radio-televisiva MUSIC MASTER. Nel 2011 costruisco assieme ad Alessandro Bellicini il progetto digitale di GOLF TODAY e in seguito per le testate AMADEUS e SCI. Nel 2019 portiamo il know-how all’editore PUBLIMASTER per le testate GOLF&TURISMO e SCIARE. Nel 2021 fondiamo la 3Mind che realizza il progetto NOTIZIE GOLF che poi lascio nel 2022. Lo sport ha preso il sopravvento e sono diventato un Triathleta! Un cancro nel 2019 avrebbe potuto fermare tutto, ma grazie al reparto oncologico di Udine sono ancora qui, con il mio tumore, a raccontare un'altra storia. Obiettivi futuri? Un Iroman prima dei 60 anni e costruire una palestra radiofonica dove insegnare ai ragazzi a fare la radio libera! Lo so, sono progetti utopistici, ma bellissimi.

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