Questo pòdcast, è dedicato al sound senza confini di Paul Simpson.
Walk Away From Love (1989)
Nel panorama della musica dance degli anni ottanta, pochi produttori hanno lasciato un’impronta così distintiva e duratura come Paul Simpson. Autore, musicista e produttore visionario, Simpson ha plasmato il suono della house e della gàrage con un’energia unica, fondendo ritmi pulsanti, vocal profondi e una sensibilità melodica che ha reso il suo stile immediatamente riconoscibile. La sua missione artistica? Creare musica che liberasse corpo e anima!
Everybody’s A Star (1989)
Paul Simpson debutta nel millenovecentoottantadue con “Use Me, Lose Me”, pubblicato sotto il nome Paul Simpson Connection. Da subito, il suo talento lo porta a collaborare con artisti e progetti di spicco, contribuendo a forgiare il suono dell’underground newyorkese. A metà degli anni Ottanta, Simpson diventa un nome chiave nella scena house, lavorando con artisti del calibro di Serious Intention, Pattie Brooks, Barbara Roy, Simphonia, Chanelle e Roland Clark.
Use Me, Lose Me (1982)
Ma è nel millenovecentoottantotto che arriva il brano che lo consacra: “Musical Freedom (Free At Last)”, con la straordinaria voce di Adeeva. Il brano diventa un inno della dance music, scalando le classifiche britanniche e facendo vibrare i club con il suo messaggio di emancipazione e potenza sonora!
Musical Freedom (1989)
Parallelamente alla sua carriera di produttore, Paul Simpson fonda Simphouse Productions, un’etichetta che diventa un punto di riferimento per la house e la garage music. Attraverso questa piattaforma, pubblica brani che incarnano il meglio della scena club dell’epoca, creando un’eredità musicale che ancora oggi continua a ispirare DJ e produttori.
Get Up Everybody (1996)
La sua musica non è solo ritmo, ma narrazione sonora: un viaggio che porta l’ascoltatore dentro atmosfere intense, spirituali ed euforiche, costruite su bassline ipnotiche, tastiere evocative e voci potenti. Le sue produzioni, spesso caratterizzate dalla presenza di Terry Jeffries, Anthony White, Carmen Brown e Togetherness, esplorano il confine tra house, soul e gospel, rendendo ogni traccia un’esperienza immersiva.
Could It Be (2002)
La sua capacità di mescolare suoni elettronici con elementi vocali caldi e profondi ha avuto un impatto enorme sulla scena house. Nonostante il tempo trascorso, la musica di Paul Simpson continua a riecheggiare nei DJ set e nei club di tutto il mondo.
The Cure (1995)
Paul Simpson non è solo un produttore; è un narratore musicale che ha trasformato la house e la garage in un linguaggio universale. La sua musica è una celebrazione della libertà, del movimento e dell’espressione, un inno a lasciarsi andare e a trovare, nel battito incessante della dance music, una vera e propria forma di emancipazione.
Love’s Happiness(1994)
Questo pòdcast, dedicato al sound senza confini di Paul Simpson, finisce qui! Se vuoi ascoltare tutta la musica del DISCOSAURO, scarica l’applicazione gratuita IN MY RADIO, per Apple o Andròid.
Disco Sauro è un podcast scritto da Michele Menegon. La supervisione editoriale e musicale è a cura di Alessandro De Cillia. La voce della sigla è di Fabrizio Cerruti, quella del DiscoSauro è di Matilda, mentre la produzione e il sound design è di Michael Hammer. DISCOSAURO è un podcast realizzato in memoria del maestro Gianni De Luise.
Alessandro De Cillia entra nell’organico di Radio Italia Network nel 1990: esordisce come tecnico del suono e presto giunge ad affiancare Mr. Marvin in qualità di programmatore musicale.
Si occupa quindi della ricerca di nuovi artisti, pianifica la programmazione delle trasmissioni e cura i rapporti con le maggiori etichette discografiche (Sony, Virgin, Universal, Warner, Polygram, Emi , ….).
Firma alcuni programmi che hanno fatto la storia di Italia Network. Il primo risale al 1993 ed è HIP & MUFFIN’ SHOW, incentrato sulla musica hip-hop e sul ragga muffin’, con lo pseudonimo Dj Delicious. Ma è forse il mastermix MADHOUSE il programma più rappresentativo della sua ricerca musicale.
Qui Alessandro propone inizialmente una selezione mixata di House tribale per poi specializzarsi in Minimal e Intelligent Tecno. Ed è proprio la fama di MADHOUSE che lo porterà poi a lavorare come disc jockey nei migliori club della scena underground degli anni ’90 e a diventare dj-resident de La Scala, uno dei locali di riferimento per la musica di tendenza di quel tempo.
Oggi Alessandro continua la sua ricerca musicale quotidianamente. Ha una ricca collezione di vinili che spaziano dalla musica Hip Hop alla Funky, dall'House alla Techno.
Viene a diretto contatto con la musica in giovane età con l'elettronica ed il rock elettronico ascoltando con fascinazione i Kraftwerk ed i Rockets, successivamente si appassiona alla disco black degli anni ottanta ( S.O.S. Band , Janet Jackson , Donna Summer, e tutte le produzioni di Jimmy Jam & Terry Lewis) e soprattutto viene rapito dalla musica di Prince.
Questo lo porterà ad indagare sulle origini della musica contemporanea del tempo e a scoprire il Soul di James Brown , il Funky di George Clinton e dei Parliament, per poi appassionarsi all' Hip Hop , genere che attingeva e traeva ispirazione proprio dalle radici della musica Black.
Alla fine degli anni 80 si appassiona al nuovo genere musicale che sta nascendo: l'House music, prima quello melodico cantato, poi verso quello Tribale esplorando la musica Techno, sempre alla ricerca di nuove esperienze sonore.
Così come era definito MadHouse: “l'evoluzione della musica” il suo programma mixato all'interno del Mastermix di Italia Network. La musica è concepita come un viaggio sonoro attraverso i vari generi che la caratterizzano, attingendo e lasciandosi influenzare da essi.
Attualmente l'ascolto è indirizzato verso quegli spazi che non sono stati ancora esplorati nel passato quali la musica d'avanguardia italiana di rock progressivo , melodico disco, oltre che il genere cosiddetto “balearic”, influenzato da vari viaggi effettuati a Ibiza agli inizi del 2000.
Se indossi una maschera che funziona, è ora di cambiarla!
A 18 anni entro a far parte dello staff di una radio locale e nel 1989 approdo a Radio Italia Network.
Ideatore del programma radiofonico techno Master Quick, tra il 1992 e il 1995 produco alcuni dischi, il più famoso dei quali è Barraca Destroy.
Nel 1996 divento Direttore Artistico di Radio Italia Network e sono il primo in Italia a credere che la gestione e la messa in onda della radio dovessero passare attraverso i computer.
Nel 2000 entro nella casa discografica Hit Mania come Direttore Generale, lanciando il fenomeno Lùnapop.notiziegolf
Nel 2001 torno alla radio per seguire lo start-up del progetto Radio LifeGate.
Dal 2002 al 2007 mi occupo di consulenza artistica per agenzie pubblicitarie e web company, e in parallelo entro nel mondo del fitness, ottenendo diverse certificazioni: dal Pilates al Rowing, dallo Spinning al Bose ecc.
Dal 2008 sono Product Manager di Music Master, il software leader mondiale per la programmazione radio-televisiva.
Nel 2011 costruisco con Alessandro Bellicini il progetto digitale di Golf Today, seguito poi dalle testate Amadeus e Sci.
Nel 2019 portiamo il know-how all’editore Publimaster per le testate Golf & Turismo e Sciare.
Nel 2021 fondiamo 3Mind, con cui nasce il progetto Notizie Golf, che lascio nel 2022.
Nel 2023 lancio il progetto Udine Podcast, con l’obiettivo di produrre podcast realizzati da udinesi.
Il primo è Udinesi Dentro, ma oggi la piattaforma ospita anche:
Lo sport ha preso il sopravvento e sono diventato un triathleta.
Un cancro, nel 2019, avrebbe potuto fermare tutto, ma grazie al reparto di oncologia di Udine sono ancora qui — con il mio tumore — a raccontare un’altra storia.
Obiettivi futuri?
Completare un Ironman prima dei 60 anni e costruire una palestra radiofonica dove insegnare ai ragazzi a fare radio libera!