Domenica 2, e lunedì 3 aprile, noi udinesi, siamo chiamati ad eleggere il sindaco che ci governerà per i prossimi 5 anni. Ho provato a capire se, i postulanti che si propongono sono, o non sono, Udinesi Dentro.
Oggi tocca a: Alberto Felice De Toni.
Alberto Felice De Toni, ex Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Udine, si candida a sindaco con il motto: “Le persone fanno la differenza”. A sostenerlo ci sono il PD, il Terzo Polo e Alleanza Verdi-Sinistra. Assieme hanno stilato un programma, dove emergono diverse incongruenze.
Secondo Alberto, Udine ha perso il suo ruolo in regione, e servono nuovi percorsi di progresso per recuperarlo, ma allo stesso tempo, sostiene che i punti di forza della città, risiedono nella sua storia passata.
Afferma che la città è attrattiva per gli studenti, ma sottolinea anche la difficoltà di trattenerli.
Da un lato, vuole ridurre il consumo di suolo e proteggere le risorse naturali. Dall’altro, propone un nuovo Piano Regolatore, che prevede la costruzione di una città, in grado di rispondere ai cambiamenti climatici.
Propone un nuovo Piano del Traffico, dando priorità al trasporto pubblico, alla mobilità pedonale, e leggera. Pensare è lecito, attuarlo è diabolico, senza chiudere il centro cittadino ad auto e furgoni.
Alle iniziative per dare una spinta alle attività economiche, mancano informazioni sulle specifiche azioni, sugli obiettivi e sulla tempistica.
Il piano turismo, enfatizza la necessità di valorizzare le particolarità linguistiche e culturali della città, ma le azioni proposte, sembrano focalizzarsi principalmente sull’aspetto gastronomico, e agroalimentare.
Sorprende come De Toni, superi il suo rivale candidato sindaco, in ambito scolastico, proponendo nella scuola dell’infanzia, il bilinguismo italiano-friulano, inserendo come terza lingua l’inglese.
Ci sono poi strategie che mancano completamente del sostegno o della valutazione dell’impatto economico.
Nel progetto demografìa, non è del tutto chiaro, come i progetti pubblico-privati mirati alla riqualificazione urbana, possano aumentare le opportunità occupazionali, soprattutto se non vengono specificati i settori, o le attività coinvolte.
Alberto vuole una città inclusiva. Tuttavia non specifica come intende affermare i diritti in tema di gravidanza e biotestamento. Non c’è cenno su come diffondere la cultura della pace, o su come superare i problemi oggettivi, legati alla concessione di borse di studio, per coloro che devono ancora finire di scontare la loro pena detentiva.
Nel progetto per la Terza Età, manca coerenza tra gli obiettivi e le azioni concrete. La creazione di case-comunità di anziani, comporta il rischio di isolamento sociale, e la mancanza di attenzione alla cura domiciliare, limita le opzioni degli anziani di rimanere nelle proprie case.
De Toni vuole una città coesa, attraverso un quadro astrattista e utopistico in un contesto di benessere diffuso. Tuttavia, c’è una contraddizione nel fatto che la rigenerazione urbana e sociale, comporterà l’aumento dei prezzi degli immobili, rendendo difficile per le persone, rimanere nei loro quartieri di origine.
Infine, c’è il capitolo della fantascienza, nel quale trova posto il progetto Sanità. De Toni vuole sostituire la regione, nel ruolo di capofila nell’ambito socio-assistenziale.
Tu,,, Alberto Felice De Toni,,, sei come l’uovo di Pasqua. Ho capito che sei fatto di cioccolato, ma dentro sei vuoto, e la sorpresa potrebbe non piacermi.
Il voto è un diritto fondamentale che va esercitato. Il mio consiglio è di andare a votare. I seggi resteranno aperti domenica 2 aprile dalle 7 fino alle 23, mentre nella giornata di lunedì 3 aprile, dalle 7 fino alle 15.
Contributi alla puntata “speciale elezioni” Stefano Salmè in ordine di apparizione:
Lo squalo-Pojana – I cambiamenti climatici (2019)
Inaugurazione di Friuli Doc 2016 – Carlo Cracco
TACONS – Saluta come un friulano! (2015)
Cetto La Qualunque – Il lavoro (2010)
Leonardo Manera – I vantaggi di essere anziano (2020)
Star Wars – Main Theme (1977)
Il coniglietto di Pasqua – Easter Bunny (2013)
UDINESI DENTRO è un podcast originale di Michele Menegon, la voce della sigla è di Gianmarco Ceconi, la voce sintetica di Vittorio, la musica di Massimo Cum, la post produzione e il sound design di Michael Hammer.
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