Udinesi Dentro: il cuore di un 2024 straordinario!

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Udinesi Dentro: il cuore di un 2024 straordinario!
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Udinesi Dentro: il cuore di un 2024 straordinario

Questa, è l’ultima puntata del 2024 di Udinesi Dentro. Anche quest’anno, come nel precedente, ho avuto l’opportunità di incontrare persone straordinarie che desidero ringraziare.

Grazie,

a Eva De Marco, per avermi rammentato che le idee cambiano tutto, a Toni Capuozzo: “Perché le radici sono un elastico, quando si è giovani non vedi l’ora di andartene, quando invecchi tendi ad aggirarti sui luoghi in cui sei stato bambino”, a Marzia Pinto, per avermi offerto la sua “vista mare” da dove osservare il suo percorso, e a Rebi Rivale, che mi ha suggerito l’importanza di vivere nel presente.

Sono rimasto affascinato

dal messaggio d’amore di Claudio Cescutti, dalla rivelazione di Arturo Picca che le opere parlano da sole, e dalla provocazione di Giordano Floreancig, che mi ha detto: Siamo scesi troppo presto dagli alberi!

La mia gratitudine va

a Michele Libralato, che mi ha narrato come la ricerca universitaria sia piena di storie emozionanti, a Laura Castellani, che ha condiviso il suo sogno di correre fino ad 80 anni, e ad Andrea Tomasin, che mi ha rammentato come le parole siano la farmacia dell’anima.

Ho ricevuto ottimi consigli

da Elena Corazzi, che mi ha rivelato che se non ti fai un po’ male non impari nulla, da Federico Spoletti, che mi ha spiegato come le ridondanze vanno evitate, e da Francesca Medioli, che mi ha incoraggiato ad accogliere il cambiamento senza paura.

Un ringraziamento speciale

a Giada Cabai, per avermi ricordato il potere dei gesti, e a Katia Mignogna, che mi ha introdotto nel suo universo visionario legato al Terzo Settore.

Grazie, a Francesca Novajra, con la quale condivido il valore della tolleranza, a Bledar Zhutaj, che ogni giorno cerca l’amore, e a Ilaria Persona, che immagina Udine come un avamposto culturale.

Ho apprezzato moltissimo

Fulvio Romanìn, per avermi coinvolto nella sua formula divertente; Emil Vianello, che mi ha raccontato la sua determinazione; Silvia Pavoni, per avermi spronato a lottare contro le ingiustizie, e Tiziana Paolini, per avermi narrato la sua giornata in carcere fatta di volontà, passione e positività.

La mia stima va

a Lara Pontoni, per avermi mostrato la sua audace e teatrale creatività; a Giacomo Passoni, sempre alla ricerca della coerenza perfetta; a Federico Lui per il suo lavoro, e a Luigino Peressini, che mi ha confessato che il suo tempo è quello dell’anima.

Ho apprezzato profondamente

Luca Ferri, che mi ha confidato che la notte è la sua musa ispiratrice; Cristian Taddio, che mi ha rivelato la sua natura bohémien e decadente; Paola Selva, che mi ha raccontato come la sua passione per la musica sia nata con “Grease”, e Serena Giacchetta, che mi ha descritto gli ingredienti del suo “cocktail esplosivo”.

Ringrazio Tommaso Michieli, che mi ha confidato come in pochi lo capiscano; Alessandro Russo, che ha ammesso che la sua meticolosità è più forte di lui; Diego Berton, che mi ha dichiarato quali sono le fondamenta della sua esistenza, e Cristina Lambiase, per avermi mostrato, tutto il suo istinto.

Grazie, a Giulia Tosolini, che ha condiviso il suo approccio alla vita; a Federica Leita, che mi ha rivelato il suo costante desiderio di stimoli; a Laura Antoniacomi, che mi ha confermato che l’eclettismo è la sua cifra; a Laura Leita, che mi ha parlato della sua ricerca di equilibrio, e a Raffaella Baruzzo, che ha evocato la mamma per definirsi “come il vento”.

È stato: un anno fantastico… Grazie a voi, e alle seimila persone, che hanno ascoltato le vostre storie.


UDINESI DENTRO è un podcast originale di Michele Menegon, la voce della sigla è di Gianmarco Ceconi, la musica di Massimo Cum, la post produzione e il sound design di Michael Hammer.

UDINESI DENTRO lo ascolti anche sulle piattaforme Amazon Music, Spotify, YouTube Music, Apple Podcast

Autore

  • Michele Menegon

    Se indossi una maschera che funziona, è ora di cambiarla!

    A 18 anni entro a far parte dello staff di una radio locale e nel 1989 approdo a Radio Italia Network.

    Ideatore del programma radiofonico techno Master Quick, tra il 1992 e il 1995 produco alcuni dischi, il più famoso dei quali è Barraca Destroy.

    Nel 1996 divento Direttore Artistico di Radio Italia Network e sono il primo in Italia a credere che la gestione e la messa in onda della radio dovessero passare attraverso i computer.

    Nel 2000 entro nella casa discografica Hit Mania come Direttore Generale, lanciando il fenomeno Lùnapop.notiziegolf

    Nel 2001 torno alla radio per seguire lo start-up del progetto Radio LifeGate.

    Dal 2002 al 2007 mi occupo di consulenza artistica per agenzie pubblicitarie e web company, e in parallelo entro nel mondo del fitness, ottenendo diverse certificazioni: dal Pilates al Rowing, dallo Spinning al Bose ecc.

    Dal 2008 sono Product Manager di Music Master, il software leader mondiale per la programmazione radio-televisiva.

    Nel 2011 costruisco con Alessandro Bellicini il progetto digitale di Golf Today, seguito poi dalle testate Amadeus e Sci.

    Nel 2019 portiamo il know-how all’editore Publimaster per le testate Golf & Turismo e Sciare.

    Nel 2021 fondiamo 3Mind, con cui nasce il progetto Notizie Golf, che lascio nel 2022.

    Nel 2023 lancio il progetto Udine Podcast, con l’obiettivo di produrre podcast realizzati da udinesi.

    Il primo è Udinesi Dentro, ma oggi la piattaforma ospita anche:

    Manca il Sale di Annalisa Sandri

    I racconti di So e Nanà di Nicoletta Agosto

    DiscoSauro di Alessandro De Cillia

    Radici in Stoffa di Silvia Cacitti

    Spazio Comune, realizzato per l’azienda Chiurlo.

    Lo sport ha preso il sopravvento e sono diventato un triathleta.

    Un cancro, nel 2019, avrebbe potuto fermare tutto, ma grazie al reparto di oncologia di Udine sono ancora qui — con il mio tumore — a raccontare un’altra storia.

    Obiettivi futuri?

    Completare un Ironman prima dei 60 anni e costruire una palestra radiofonica dove insegnare ai ragazzi a fare radio libera!

    Lo so, sono progetti utopici. Ma bellissimi.

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